Natale, cambiamo il presepe dal basso. E arrivano gli sceriffi anti-luminarie. FOTO

CAMBIAMO IL PRESEPE DAL BASSO

Tempo di Natale anche a Messina e come da tradizione a Palazzo Zanca è stato allestito il presepe (fotogallery) all’ingresso del Municipio. Quest’anno però, in omaggio al primo cittadino ci sono alcune novità. Tra i pastorelli, lo zampognaro, e le altre statuette tipiche, campeggia in primo piano, sopra un carrettino siciliano, Accorinti con la bandiera della pace e con la maglietta free Tibet. La scena ricorda vagamente il ferragosto dello scorso anno quando il sindaco guidò il ceppo della Vara acclamato dalla folla. Adesso è passato definitivamente alla storia finendo dritto dritto nel presepe. Ma c’è di più, perché in fila per adorare il Bambinello ci sono anche tre monaci tibetani, che evidentemente avranno fatto molta più strada rispetto ai Re magi in un’epoca in cui non c’erano né treni né aerei. Indiscrezioni dicono che si stiano preparando anche la statuetta del prefetto intento a mettere i bastoni tra le ruote al carrettino siciliano per far cadere Accorinti, un furgoncino in doppia fila davanti alla grotta ed un camion appena sbarcato al molo Norimberga che travolge il quarto monaco tibetano. Pare però che qualche malumore il presepe Cambiato dal basso l’abbia suscitato. Il cerchio magico ha protestato perché Accorinti avrebbero preferito vederlo in un altro ruolo, quello del Salvatore, tra il bue e l’asinello, in attesa di ricevere i monaci e fare i primi miracoli. Già pronta una nota di protesta di Indietrononsitorna.

CCA’ SUTTA NON GHIOVI

L’amministrazione ha smentito quanti, disfattisti, pessimisti, malpensanti, erano già pronti a criticare per un Natale senza addobbi e in tono minore come lo scorso anno. Già allestita, persino prima dell’8 dicembre la “Cosa”, quell’oggetto misterioso che sin dallo scorso anno ha preso il posto dei vetusti, obsoleti e consumistici alberi di Natale a Piazza Cairoli. Lo scheletro dell’ombrello modello “ccà sutta non ghiovi” (copyright Michele Barresi), è tornato al suo posto, simbolo delle feste targate nuova giunta. E così come lo scorso anno è finito al centro di dibattiti tra i messinesi per trovarne la giusta definizione. Quest’anno l’assessore Perna ha lanciato un concorso d’idee: trova il nome della Cosa. I vincitori avranno il diritto di portarselo a casa e farne quello che vogliono purchè non finisca di nuovo nel deposito con il rischio di ritrovarcelo anche nel Natale 2015 e per i secoli a venire.

CACCIA ALLA LUMINARIA E AI NEMICI DEL NATALE

Nel frattempo si è scatenata una sorta di “caccia alla luminaria”. Per evitare che i commercianti si organizzino e decidano di vestire a festa Messina nonostante i tempi tristi e cupi, l’amministrazione sta prendendo le contromisure. O tutti scelgono la via austera intrapresa da questa giunta oppure il Natale sarà presentato all’ultimo minuto utile prima della scadenza come tutte le altre delibere di giunta. Ecco che l’iniziativa della Confcommercio, che stava organizzando la Festa dell’accensione donando mille euro a quartiere per allestire gli alberi di Natale nelle circoscrizioni è stata stoppata perché non si possono usare gli alberi veri, fatto questo comprensibile, ma ci auguriamo venga trovata una soluzione (e che non sia quella di usare altri scheletri di ombrello in scala minore nelle sedi della circoscrizioni). Vorremmo però dedicare un minuto di raccoglimento per gli alberi sradicati per far posto alla pista ciclabile e che sono morti tutti senza che nessuno abbia speso una parola. Ma i veri nemici del Natale sono alcuni terribili commercianti che hanno osato illuminare le loro zone e renderle più festose. Così si legge in un comunicato: “A seguito dell'accertamento in varie parti della città, tra cui le vie Cardines e Cesare Battisti, e il viale Regina Margherita, della collocazione di luminarie e festoni elettricamente alimentati, che utilizzano quali sostegni pali della pubblica illuminazione, il dipartimento Lavori pubblici segnala di non avere ricevuto alcuna richiesta, né tantomeno di avere rilasciata alcuna autorizzazione in quanto esistono norme a tutela della pubblica incolumità sul rischio di elettrocuzione. L'ufficio di Pubblica illuminazione ha segnalato tali abusi e quindi si richiedono alla sezione Tutela del territorio interventi idonei ad eliminare i pericoli connessi a tali installazioni”. D’accordo che siamo rassegnati ad un Natale mesto come mesta è tutta la città, d’accordo che la giunta non ha soldi per addobbare a festa Messina, d’accordo che il Comune deve risparmiare sulla bolletta luce e non può consentirsi lo spreco di dare energia pure a questi “abusivi del Natale”, ma insomma, più che mandare squadre di sceriffi che verbalizzano ogni sorta di irregolarità non si potrebbe cercare di capire anche quei commercianti che vedono nel Natale un barlume di luce? E’ per forza necessario che la burocrazia uccida quel soffio di vita e di iniziativa che ancora batte nel cuore di alcuni messinesi? Se Accorinti è l’ambasciatore del perdono e l’assessore della pace non potrebbe promuovere una conferenza dei servizi o un tavolo tecnico di tombola e far tornare il sorriso a tutti e suggerire a questi garantisti dell’ordine e delle regole quantomeno una pausa visto che il Comune non sta mettendo neanche una lucina…..O vogliamo farli arrestare tutti perché le luminarie elettriche possono farci illudere che in fondo al tunnel c’è la luce?

PRENDI DUE MULTE PAGHI UNA….

Da giorni il comandante Ferlisi non si dà pace. Non capisce perché fiocchino tante multe, oltre 2.500 dal 17 novembre tra scout system e pattuglie, visto che la nostra è una città povera. Fa appelli quotidiani agli automobilisti per ricordare le regole del codice della strada ed ogni verbale è per lui una frecciata al cuore. “Non capisco perché con questa situazione economica terribile i messinesi continuino a non avere questa sensibilità. Vi prego, dite ai vostri amici di non fare infrazioni perché li multiamo”. Se continua così alle vigilia di Natale arriverà a varare un nuovo metodo: prendi due multe e ne paghi una……Comandante si rassegni, anche morti di fame i messinesi non smetteranno mai di posteggiare sugli scivoli, davanti ai passi carrabili e in doppia fila. Piuttosto saltano il pranzo.

STAI CON NOI VA….A RUBA

Le idee di Stai con noi vanno……a ruba….. Nelle scorse settimane ogni qualvolta l’associazione annunciava un’iniziativa il miracolo del contagio faceva sì che venisse realizzata anche da altri. Stai con noi lancia la “multa civica”? Ecco che Indienonsitorna la presenta ufficialmente all’assessore Cacciola. Stai con noi annuncia che il 6 dicembre pulirà le villette abbandonate? Ecco che un giorno prima ci pensano altri. Ironico il commento di Marco Bellantone su Facebook: adesso diremo che stiamo costruendo il Ponte, vediamo cosa succede……