Tumori al seno, a S. Teresa mammografo che rileva il 34% di casi in più

Ottobre è il mese della prevenzione del tumore del seno che in Italia rappresenta da solo quasi 1/3 della patologia della donna ed è la prima causa di morte. I numeri del cancro in Italia del 2017 sono 50509 l'anno con un trend d'incidenza in leggero aumento ( +0,9% l'anno).

Nonostante ci siano 365 mila nuovi casi di tumore all'anno, 1000 al giorno, le cose stanno andando meglio: si ammalano donne più giovani ma esistono anche apparecchiature all'avanguardia, come i mammografi digitali con tomosintesi, che garantiscono un' accuratezza particolarmente elevata e consentono di evidenziare tumori molto piccoli.

E' in crescita pertanto l'incidenza, però, è questa la buona notizia, la percentuale di donne che sopravvive a cinque anni dalla diagnosi e' aumentata all' 87% nel 2017 rispetto all' 85,5 % del 2016.

"Per sconfiggere il tumore al seno – spiega il dottore Francesco Fiumara, che a S. Teresa di Riva gestisce un importante centro diagnostico – la prevenzione resta l' arma fondamentale. In quest'ottica, il centro di diagnostica ha acquisito un nuovo mammografo con tomosintesi, tecnologia innovativa ed assolutamente esclusiva sul territorio.

La mammografia 3D o tomosintesi – spiega Fiumara – è una nuova metodica, che si effettua con i più recenti macchinari a disposizione.

Funziona un po' come una Tac e cioè con una parziale rotazione attorno al seno, che rimane ovviamente fermo e compresso alcuni secondi in piu' rispetto alla mammografia tradizionale. La differenza è che riesce a ridurre di molto, anche se non completamente, quell'effetto di mascheramento del tumore attraverso i tessuti del seno, in quanto lo " taglia" in tante sezioni. In pratica una sola immagine della mammella, che di media ha uno spessore di 6 centimetri, viene "scomposta" in piu' figure dello spessore di un millimetro.

Tutto questo – prosegue Fiumara – si traduce in un grande vantaggio per i seni difficili da leggere, ad esempio nei seni densi- che possono così essere analizzati più specificamente e in dettaglio, svelando lesioni che nell'immagine d'insieme sarebbero altrimenti mascherate. Il risultato è che aumenta l'accuratezza diagnostica, in quanto posso essere individuate lesioni che risulterebbero 'invisibili' con l'esame tradizionale".