Ambulanti di nuovo in protesta al Comune. Peggio di ieri fino all’intervento delle forze dell’ordine

L’incontro era previsto alle 10. Invece di attendere una chiamata, gli ambulanti hanno trovato aperta la porta del Salone delle Bandiere ed hanno deciso di fare irruzione nell’ufficio del vicesindaco, eludendo il tentativo di filtro da parte di una segretaria e affrontando a muso duro direttamente il sindaco Accorinti nella sua stanza. Sono volati spintoni, pugni sulle porte e parole grosse, prima che arrivassero le forze dell’ordine a sedare gli animi. La Digos, inizialmente, “sfrecciando” tra i corridoi di palazzo Zanca, subito dopo i carabinieri della Compagnia Messina Centro, la polizia e la sezione Annona dei Vigili Urbani.

Una pagina ancora più nera di quella vissuta ieri, quando si erano registrate minacce anche a consiglieri, giornalisti ed alle stesse Forze dell'Ordine. Tutto nasce dai controlli, le sanzioni e i sequestri della merce effettuate ieri a largo La Rosa, Minissale, Contesse e Villaggio CEP, zone da sempre “presidiate” da venditori ambulanti che non possiedono alcuna autorizzazione. Un'operazione di controllo a tappeto, quella condotta dai militari dell'Arma della Compagnia Messina Sud, che non è stata gradita dagli ambulanti. In un primo momento, infatti, il "popolo delle bancarelle" aveva iniziato ad inscenare la solita protesta con blocchi stradali e della circolazione, tentando di imitare quello che era successo nel giugno dello scorso anno, quando si erano create delle vere e proprie barricate con i cassonetti dell'immondizia. Ieri mattina, però, non sono riusciti nel loro intento, proprio grazie al massiccio intervento di poliziotti e carabinieri. Sono stati loro, in effetti, ad esser aggrediti e minacciati dagli stessi ambulanti. Tanto che, oltre al sequestro di 3.500 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli per un valore di 7.500 euro, è scattata la denuncia anche per tre venditori, adesso nei guai per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Perché se da un lato le Forze dell'Ordine hanno il diritto ed il dover di far rispettare le leggi a tutti, dall'altro gli ambulanti non vogliono "regolarizzarsi" e tornano a battere, letteralmente, i pugni alla porta del Sindaco.

Un film già visto più volte negli ultimi mesi, insomma, senza che mai si sia trovata una soluzione. Impossibile accettare un mercato in mezzo alla strada, l’amministrazione comunale ha invitato gli operatori a mettersi in regola. Invece, su questo fronte, finora nessun passo avanti. E intanto i box del Muricello, ad esempio, restano vuoti. Ma per quelli bisogna pagare affitto e tasse…