Strada di collegamento Camaro-Bordonaro: Gioveni ritorna alla carica

Da tre anni e mezzo la via Portone Militare che collega i villaggi di Camaro e Bordonaro rimane chiusa al transito a causa della frana che ha interessato allora più di mezza carreggiata. Già da tempo l’unico tratto di strada transitabile era off-limits.

“Adesso – scrive Libero Gioveni – la situazione viaria e infrastrutturale è peggiorata a tal punto che il tratto di strada interessato si è praticamente trasformato nei più classici ed inguardabili “campi da guerra”, con quei pochi centimetri di carreggiata utilizzata per il libero transito sempre più devastata e corredata al suo intorno da impressionanti discariche di materiale di ogni genere!”.
Tuona il consigliere della terza circoscrizione, che dopo l’esposto alla procura, passato sotto silenzio, non sa più cosa fare perché venga rimossa la frana e insieme i pericoli che i passanti rischiano tutte le volte.

“Non ci sono veramente parole – prosegue il consigliere – per descrivere l’orrendo e “spettrale” stato dei luoghi della via Portone Militare che, a quasi un anno dal mio esposto è andata ancor più peggiorando anche per la minacciosa presenza di altri piccoli smottamenti e pericoli vari lungo tutta l’arteria”.

La stagione invernale è alle porte. La possibilità di ulteriori smottamenti preoccupa non poco. A tutto ciò, a detta di Gioveni, si aggiungono anche le discariche abusive che abbondano sempre di più.
Gioveni, pur continuando a riporre piena fiducia nel lavoro della Magistratura, fa adesso appello al Prefetto Alecci affinché, nell’importante veste di garante dell’ordine pubblico e della sicurezza, possa autorevolmente intervenire nell’incresciosa vicenda stimolando tutti i soggetti preposti ad avviare l’iter per la messa in sicurezza di questa porzione di territorio desolatamente abbandonata.
Non esclude, inoltre, di promuovere una sorta azione legale collettiva, attraverso cui richiedere un’azione risarcitoria per i cittadini che vorranno agire contro i responsabili di questo inqualificabile prototipo di abbandono, negligenza e degrado perpetrato nei confronti del territorio e della collettività. (Giusy Briguglio)