Capo Alì, la parete rocciosa continua a sgretolarsi. Chiusa nuovamente la Statale 114

La riviera jonica messinese è rimasta di nuovo tagliata in due, per l’ennesima frana a Capo Alì. La parete rocciosa ha ceduto ad un chilometro di distanza dal luogo in cui si erano da poco ultimati i lavori in seguito allo smottamento precedente, causato dal maltempo del 9 settembre e che ha reso off-limits l’importante arteria (unica alternativa l’autostrada) per tredici giorni.

“La strada statale 114 Orientale Sicula è provvisoriamente chiusa al traffico in entrambe le direzioni – ha reso noto l’Anas – dal km 21,300 al km 22,300. La chiusura – viene evidenziato – è stata disposta per garantire la sicurezza della circolazione in seguito al distacco di materiale dalla parete rocciosa, causato dalle condizioni meteorologiche avverse che hanno interessato la zona nella giornata di oggi”.

L’Anas ha già reso noto che “nella mattinata di sabato, l’Anas provvederà alla perlustrazione del versante, con l`ausilio di una squadra specializzata di rocciatori, al fine di rimuovere l`eventuale materiale pericolante e appurare l`assenza di ulteriori criticità, al fine di ripristinare la circolazione nel più breve tempo possibile”.

Il distacco di materiale si è verificato a circa 1 km di distanza dal tratto in cui erano stati completati nei giorni scorsi gli interventi di messa in sicurezza del costone roccioso. L’Anas raccomanda prudenza nella guida”. Non è che l’ennesima tegola tra capo e collo dei cittadini residenti ad Alì Terme, nella Valle del Nisi, a Itala e Scaletta, che per l’esasperazione lo scorso 20 settembre erano scesi in piazza a protestare e far sentire la propria rabbia. Chiedono interventi definitivi. Il caso sbarcherà al parlamento nazionale grazie a due interrogazioni. Intanto si patisce un nuovo disagio. L’unica alternativa è rappresentata dall’autostrada Messina-Catania. Ma bisogna recarsi agli svincoli più vicini: Tremestieri e Roccalumera e poi tornare indietro.

C. Casp.