Radici sulla circonvallazione. Si sperimenta una nuova tecnica

Nel 2013 erano previsti 800mila euro. Nel 2014, invece, l’amministrazione comunale ha previsto uno stanziamento di 2 milioni di euro. Aumentano i fondi a disposizione per le manutenzioni stradali e adesso saranno anche superiori a quanto servirebbe per l’ordinaria manutenzione annuale, circa un milione e mezzo di euro. La situazione dovrebbe dunque migliorare, anche se gli interventi ordinari non bastano e servirebbero quelli straordinari per porre rimedio ad una situazione “tragica”. Per attuare un intervento risolutivo, infatti, è necessario un investimento da 10 milioni di euro, somme che ovviamente non sono nelle casse comunali.

Se n’è discusso nel corso di una seduta della VII commissione consiliare, alla quale hanno partecipato gli assessori, alla manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili comunali adibiti a servizi, Sergio De Cola, alla protezione civile, Filippo Cucinotta, ed il dirigente il dipartimento lavori pubblici, Antonio Amato.

Focus sulla circonvallazione, lì dove le radici degli alberi hanno invaso e deformato il manto stradale, col forte rischio di incidenti visto che, per evitarle, molti automobilisti invadono la corsia opposta. L'ufficio tecnico competente ha già predisposto una perizia sui 5 km di strada interessati dal dissesto. L'ing. Amato ha dichiarato che è intenzione dell'Amministrazione preservare gli alberi ed attuare interventi secondo tempi e costi compatibili con le disponibilità finanziarie. I pericoli verranno segnalati con la recinzione delle aree a rischio per l'incolumità dei cittadini.

Ma qual è la soluzione per eliminare definitivamente il pericolo? L’amministrazione comunale preferisce essere certa di poter attuare un’azione risolutoria. Tutti gli interventi svolti in passato, infatti, si sono rivelati solo soluzioni tampone e dopo poco tempo ci si è ritrovati punto e a capo. Si tenterà la strada sperimentale dei “granchi”, blocchi per contenere le radici, su un tratto di 200 metri sulla strada Panoramica dello Stretto. L’intervento costa 120mila euro, ma non se ne conosce la reale efficacia. Solo se darà buoni frutti, verrà esteso lungo tutto il percorso.

“Alla luce dei lavori realizzati dalle precedenti Amministrazioni, che sono risultati inefficienti – afferma il presidente della VII commissione consiliare, Carlo Cantali – sarebbe necessario un intervento definitivo e risolutore così come previsto dall'ordine del giorno già votato dal Consiglio comunale, anche in riferimento al milione e 100 mila euro che il civico consesso ha destinato dalle risorse provenienti dalla Tasi e che sarebbero sufficienti per risolvere definitivamente il problema”.