Piano Spiagge, Alligo chiede l’annullamento delle determine sulla nomina del gruppo di lavoro e sui compensi già “liquidati”

A distanza di qualche giorno torniamo a parlare di Piano Spiagge. Prima di soffermarci sulla novità, riepiloghiamo brevemente i fatti. Tutto nasce da l’ipotesi di ricorso all’autorità giudiziaria che la Fp Cgil ha inoltrato lo scorso 22 febbraio al sindaco, al ragioniere Coglitore e al dirigente Caminiti. Nel mirino del sindacato due determine: la n°102/C del 27/07/2011 con cui l’ex-commissario ad Acta Tomasino “stabilisce di procedere alla redazione del PUDM utilizzando risorse del dipartimento pianificazione urbanistica e contestualmente demandando la tariffa professionale per la redazione del Piano e i criteri per l’attribuzione dei dipendenti” e la n°66 del 12/09/2011 a firma del dirigente del dipartimento Pianificazione urbanistica Caminiti con cui “viene liquidato un primo acconto per un importo lordo di euro 56.631,89 ai dipendenti impiegati nel progetto”. Provvedimenti ritenuti illegittimi dalla Fp Cgil, perché trattandosi di incarichi affidati nell’ambito di “progetto obiettivo che individua nuove metodologie di distribuzione delle risorse” sarebbe dovuti essere oggetto di contrattazione sindacale. (vedi articolo correlato)

Rimostranze, quelle del sindacato, evidentemente non del tutto infondate. E ad affermalo non siamo noi, bensì il segretario generale Santi Alligo, che nell’oggetto della nota inviata qualche giorno fa alla Cgil Funzione pubblica e al dirigente Giovanni Caminiti, riporta: “Determinazione del Commissario ad Acta n°102/C del 27/07/2011 e Determinazione dirigenziale dipartimento pianificazione urbanistica n°66 del 12/09/2011. Richiesta annullamento”. Rispetto agli atti e alle osservazioni mosse dal sindacato, Alligo scrive: “Poiché gli stessi non appaiono infondati, si invita codesto ufficio a voler far pervenire controdeduzioni e/o far conoscere le determinazioni che verranno assunte in merito”. Il che, tradotto in termini semplici, potrà portare o ad un chiarimento della questione sulla base di oggettivi spiegazioni fornite da parte dei firmatari delle determine o, al contrario, ad un accoglimento di quanto segnalato dal sindacato. In entrambi i casi un risultato si sarà raggiunto: non nascondere la testa sotto la sabbia. E parlando di Piano Spiagge il riferimento calza a pennello. (ELENA DE PASQUALE)