Inge Auerbacher aveva sette anni quando nel 1942 fu rinchiusa insieme ai suoi genitori nel campo di Terezin, vicino Praga. Ultima bambina ebrea tedesca nata a Kippenheim, appartiene all’esiguo gruppo di bambini che riuscì a lasciare il campo dopo che l’armata russa lo liberò l’8 maggio del 1945.
Inge cominciò a frequentare la scuola regolarmente a quindici anni perché nel campo si ammalò gravemente. Nel 1946 raggiunse coi genitori New York dove vive ancora in una casa del quartiere Jamaica. Si è laureata e ha lavorato per 38 anni nel laboratorio di analisi cliniche di un ospedale facendo ricerche mediche.
Trent'anni fa uscì il suo primo libro “I am a star”. Tradotto in otto lingue, il libro è ora disponibile in una nuova edizione della Penguin che Bompiani pubblicherà in Italiano. Inge Auerbacher autrice di sei libri, negli Stati Uniti e in Germania ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti e due dottorati ad honorem.
La sua storia che è ogetto di documentari e di un testo teatrale la porta in giro per il mondo da tantissimi anni. In questi giorni Inge è a Messina ospite di una cara amica, la professoressa Teresa Lazzaro, e terrà due incontri per gli studenti dell’Istituto Comprensivo Paradiso oggi e domani. Quest’anno è stata in Nuova Zelanda e la scorsa settimana è stata nella città natale della madre dove è stato inaugurato un percorso della Memoria e pietre d’inciampo in ricordo dei nonni materni.