Storie di buona sanità. Il ringraziamento di un paziente all’ospedale Papardo

L’ospedale è il Papardo-Piemonte, il reparto è quello di neurochirurgia, il direttore del reparto è il dottor Francesco M. Salpietro. Circostanza e nomi non nuovi nella cronaca dei giornali. Neanche venti giorni fa infatti era apparsa su “La Provincia Pavese” la denuncia di un caso di malasanità riguardante l’ospedale messinese. Su Tempostretto, il dott. Salpietro aveva risposto, inviando la lettera di una paziente che, curata e assistita al Papardo, ringraziava ed elogiava l’equipe medica della U.O.C. di Neurochirurgia.

Un’altra testimonianza a favore dell’ospedale riuniti Papardo-Piemonte arriva oggi dalla familiare di un paziente operato nel reparto di Neurochirurgia. Di seguito la lettera.

“Nel mese di Maggio 2012 mio padre viene ricoverato nel reparto di Neurologia dell’Ospedale Riuniti Papardo Piemonte a seguito di una visita da parte del dott. Lo Presti perché mostra dei segni di confusione, difficoltà nella parola, difficoltà di memoria. Nello stesso giorno gli viene eseguito una elettroencefalografia. Dopo due giorni, mio padre ha un peggioramento, perde l’uso della parte destra del corpo e, di colpo, si trova allettato, impossibilitato nello svolgere la più semplice delle funzioni. Mi metto subito in contatto con il Dott. Lo presti, il quale mi dice che ha già richiesto una Tac. Da questo esame si nota un importante edema che coinvolge la parte sinistra del cervello. Il dottore mi richiama e mi dà i risultati dicendomi anche che secondo lui ci potrebbe essere qualche altro “problemino” (da premettere che il dottore Lo presti non era in sede, ma fuori città)e che ha già disposto una risonanza magnetica con mezzo di contrasto. Le condizioni cognitive e fisiche di mio padre peggiorano ulteriormente. Viene effettuata, nel giro di pochi giorni, questa indagine che rileva la presenza di un tumore di ben 8 cm (ho assistito all’esame) e quando il referto arriva in reparto il dott. Lo Presti mi chiama per darmi il responso, dicendomi che mio padre sarebbe stato di lì a poco visitato da un neurochirurgo.
Dove portare mio padre? A chi affidarci? Tanti interrogativi ai quali non c’era una risposta sicura.
Il dott. Lo Presti, così come tutti i medici del reparto, ci dice di farlo operare (il tumore era operabile) nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale in questione. Devo dire che mai scelta fu più giusta. Abbiamo parlato con il Professore Salpietro Francesco, dirigente del reparto, e con il Dott. Cardali in data 04/09/2012 che ci ha spiegato i rischi dell’intervento, le possibili risoluzioni e tutte le possibili complicanze relative ad interventi così importanti. Mio padre viene operato in data 09/06/2012, intervento che dura dalle ore 08:00 fino alle ore 17:30 (orario in cui mio padre esce dalla sala operatoria). Mio padre si riprende completamente, il tumore viene asportato totalmente, l’esame istologico ci dirà essere un meningioma atipico (grado II WHO). Adesso sta facendo la radioterapia nel medesimo ospedale.
Voglio, con questa mia denuncia, ringraziare i medici tutti che hanno seguito mio padre, che sono stati vicini alla nostra famiglia, sia come medici che come persone.
Un grazie al dott. Lo Presti ed alla sua infinita disponibilita’ (ripeto, non era in città, ma ha seguito lo stesso il caso di mio padre)!! Un grazie a tutto il reparto della neurologia che ha sopportato i miei pianti e le “pazzie” di mio padre senza perdere mai la pazienza, anzi, standoci vicino come pochi medici sanno fare.
Un grazie particolare a tutta l’equipe medica ed infermieristica del reparto di neurochirurgia, persone uniche dotate di “dono”. Sempre gentili, disponibili,e pronti ad ascoltare e a darti sempre una risposta, insomma, presenti!!!!! Grazie al dott.re Cardali che è davvero un medico eccellente ed una persona disponibile, così come lo sono stati tutti i medici del reparto. Grazie a tutti gli infermieri che hanno una pazienza infinita e nonostante tutto non esitano mai a risponderti con un sorriso. Un grazie “enorme” al prof. Salpietro, un medico eccezionale, una persona gentilissima e sicuramente molto competente, che esercita la sua professione con il cuore e per amore del suo lavoro, un medico che ti considera un essere umano e non “un altro caso” (sicuramente una “perla rara”)”.
Vorrei che in qualche modo deste un seguito a questa mia denuncia per giustizia, per rendere noto che “eppur ci sono”!”.