Lavoratore di Casa Serena minaccia di lanciarsi da Palazzo Zanca, interviene la Barrile

"Voglio solo parlare con il Sindaco Accorinti, questa Amministrazione ci ha abbandonati!". Non ha fatto altro che urlare queste parole, dal ciglio del cornicione più alto di Palazzo Zanca, ad un passo dal baratro, per più di un'ora. Pippo Stella è un lavoratore di Casa Serena, uno dei quelli che rischiano il licenziamento a breve e che da diversi giorni assediano il Comune per avere speranze e certezza.

Dopo l'occupazione dell'aula del Consiglio di ieri, da parte delle funzioni pubbliche di Cisl e Uil, la disperazione dei lavoratori dei Servizi Sociali ha oltrepassato il limite della protesta con il serio rischio di evolversi in tragedia. Dalle 12 di questa mattina, sotto lo sguardo attonito di passanti e Forze dell'Ordine, Stella ha minacciato di lanciarsi nel vuoto se le sue richieste non fossero state esaudite. Gli uomini della Digos non lo hanno lasciato solo neanche per un istante. Per più di 10 minuti, un Ufficiale dell'Arma dei Carabinieri ha "trattato" con lui attraverso il telefonino di un amico. Secondi interminabili in cui Stella chiedeva rassicurazioni, minacciando ad ogni istante di compiere il tragico gesto. "Se il Sindaco decide di riceverti, tu prometti di non fare gesti estremi?". E poi, a salire sul cornicione è stata la Presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile. Lei stessa, prendendolo sotto braccio, ha allontanato Stella dal "nulla" e, scortati da personale medico e Forze dell'Ordine, i due sono infine rientrati all'interno del Comune.

Ultimo aggiornamento ore 12.45