In II commissione ennesimo deserto: il presidente Guerrera rassegna le dimissioni: «Decisione irrevocabile»

Questa volta è definitiva. Amareggiato, deluso, ma altrettanto certo di non voler fare un passo indietro. Dopo l’ennesima seduta andata deserta, Mimmo Guerrera ha presentato la sua ufficiale e irrevocabile richiesta di dimissioni dal incarico di presidente della II Commissione (politiche del territorio). Il copione non cambia: le ingiustificabili assenze dei commissari hanno fatto perdere le staffe al rappresentante dell’Udc che questa volta, “in autonomia”, ovvero senza prima essersi confrontato con il partito, già però ben al corrente della sua insofferenza, ha deciso di mollare: «Come avevo già anticipato l’altra volta (vedi articolo correlato) non sono disposto a fare il fantoccio, ad essere il presidente di una commissione fantasma, se il problema sono io allora preferisco mettermi da parte, senza attendere un minuto di più. Innanzitutto per dignità personale».

A far indispettire più di tutto il resto l’ormai ex-presidente, che resterà a far parte dell’organo consiliare in qualità di componente, la figura, non certo buona, rimediata davanti agli ospiti (ordine degli ingegneri, ordine degli architetti, assessore all’urbanistica) cui era nuovamente stato esteso l’invito a partecipare alla seduta per discutere dell’importante delibera presentata da Corvajain sulla «la variante parziale alle Norme di attuazione per il miglioramento delle condizioni di sicurezza del territorio comunale», a cui si è aggiunta anche la delibera del progetto per le opere al metanodotto “Variante Spina di Messina”, per il quale è stato inviato dall’Assessorato Regionale un commissario ad acta. Argomenti evidentemente poco importanti per i commissari che, un po’ per strategia politica, un po’ per “genuina” strafottenza, (le ripetute assenze di massa non possono che costringere a generalizzare) hanno ben pensato, anche questa volta, di disertare l’incontro.

Fatti quelli accaduti, che sempre più evidenziano il pessimo funzionamento delle commissioni consiliari, non solo a causa del comportamento assunto dai commissari, ma spesso anche degli stessi funzionari dell’amministrazione che spesso, pur se convocati, non si presentano. A denunciarlo proprio qualche giorno fa in conferenza stampa, il consigliere Marcello Greco (Udc), appoggiato dai colleghi Caliò e Conti, con riferimento ai servizi sociali. Alla luce di quanto accade, non può che venire in mente uno dei tanti punti all’ordine del giorno dei lavori del consiglio, che attiene proprio al provvedimento di riduzione e rimodulazione delle deleghe e dei componenti delle commissioni consiliari permanenti, presentato nel settembre 2010 dall’allora consigliere comunale, oggi assessore, Giorgio Muscolino (Udc). In alcuni casi non ci sarebbe differenza. (ELENA DE PASQUALE)