cronaca

“Ti consumo, attenta a quel che fai” e giù calci e pugni. Compagno violento condannato

MESSINA – E’ stato condannato a 2 anni e 9 mesi un compagno-orco a Messina, denunciato dalla vittima dopo 24 lunghi mesi almeno di botte da orbi. La sentenza è del giudice monocratico Crisafulli che ha accolto la richiesta dell’Accusa. L’uomo è stato difeso dagli avvocati Gabriele Lombardo e Nino Cacia.

“Attendiamo le motivazioni del verdetto per valutare l’appello- commentano i legali – poiché durante il processo sono emerse circostanze che fanno dubitare della versione della parte offesa”.

Lei ha 40 anni, lui ne ha 42. La loro relazione procedeva normalmente, era nato un figlio, cresceva nell’abitazione di Santa Lucia sopra Contesse. Poi, 7 anni fa, tutto cambia. Lei, dopo l’ennesimo strappo nella relazione, non vuole più avere rapporti col compagno, che si trasforma in un orco. Da lì è un incubo che dura almeno due anni: scenate di gelosia, insulti, liti violentissime, strattoni, schiaffi: lui piazza anche un registratore nell’abitazione per spiarla e invia le registrazioni ad amici e parenti.

Poi, quando lei se ne va ma deve tornare per riprendersi il figlio, lui la butta a terra, la colpisce a calci e pugni e la spedisce in ospedale con uno zigomo e il setto nasale lesionato, un dente rotto, ecchimosi ovunque. E’ il febbraio 2018 e lei decide: è ora di denunciare.

E’ questo l’inferno denunciato dalla messinese, ora parte civile al processo per lesioni e maltrattamenti in famiglia. Alla sbarra c’è l’ex compagno appunto, che dovrà difendersi dalle accuse messe nere su bianco dal pubblico ministero Marco Accolla che, alla fine dell’inchiesta, ha chiesto ed ottenuto il processo per l’uomo, adesso condannato.