La “giungla” ecopass: Pizzino denuncia irregolarità nella rendicontazione

Una relazione lunga 13 pagine in cui vengono denunciate irregolarità e anomalie nella rendicontazione dell’Ecopass. In calce la firma del dirigente alla Mobilità Mario Pizzino, il quale – in virtù della delibera di giunta n. 497 del 2015 – è chiamato ad occuparsi non solo di come spendere i proventi del ticket d’attraversamento ma anche dell’accertamento delle entrate, che prima era in capo al Dipartimento Servizi finanziari. Il documento, datato 2 settembre, è arrivato sulla scrivania del sindaco Accorinti, dell’assessore al bilancio Eller, dell’assessore alle Politiche del mare Pino, del segretario/direttore generale Le Donne e del ragioniere generale Cama. Pizzino fa capire in maniera molto chiara che l’ecopass è una sorta di “giungla”, a cui neanche l’amministrazione Accorinti è riuscita a mettere ordine.

Dopo aver ripercorso tutto l’iter dell’ecopass, dalla sua introduzione ad oggi, con i vari provvedimenti che si sono succeduti, e dopo aver lamentato i ritardi con cui l’amministrazione lo ha messo nelle condizioni di adempiere la nuova funzione di accertamento delle entrate relative al ticket, Pizzino arriva al capitolo “irregolarità ipotizzabili”.

La prima criticità segnalata è «la mancata regolarizzazione dei conti giudiziali relativi agli anni 2010, 2011, 2012 ». In quel triennio, ad eccezione dell’ultimo trimestre – specifica il dirigente – la gestione dell’ecopass faceva riferimento ad una contabilità speciale in virtù dell’Opcm sull’emergenza traffico. Dal 30 settembre 2012, invece, i proventi ecopass rientrano a pieno titolo nel bilancio comunale. Pizzino denuncia l’assenza di rendicontazione anche relativamente agli anni 2013- 2014: «Dai documenti visionati – scrive – non si evince che per gli anni 2013 e 2014 i proventi derivanti dal “Ticket Ecopass” siano stati rendicontati nei tempi (entro il 30 gennaio, rispettivamente 2014 e 2015) e nei modi stabiliti dalla legge dagli “agenti contabili esterni” cui è demandata la relativa esazione..».

Come noto, i proventi dell’Ecopass non vengono riscossi direttamente dal Comune con proprio personale dipendente, ma la loro esazione viene demandata alle società di navigazione che operano sullo Stretto, vale a dire Caronte&Tourist, Blueferris, Meridiano Lines e Terminal Tremestieri. Pizzino ricorda che in virtù dell’ordinanza commissariale n.22 del 2011, richiamata della delibera del Consiglio Comunale 53/C del 28 maggio 2013, le compagnie non hanno nulla a pretendere a titolo di compenso o rimborso per il costo del servizio reso e soprattutto devono versare le somme incassate entro e non oltre 30 giorni successivi al mese di riferimento.

Nella sua relazione, Pizzino evidenzia che le società di navigazione agiscono in qualità di “Agenti contabili esterni” e come tali dovrebbero attenersi alle rigide disposizioni del Testo Unico degli Enti Locali in materia di rendicontazione. Tuttavia, le società in questione sono state formalmente riconosciute come “Agenti contabili esterni” a loro insaputa, senza cioè che la relativa delibera di giunta, la n. 79 del 2015, fosse trasmessa ai diretti interessati, che quindi hanno potuto continuare ad agire a briglie sciolte, senza rispettare le regole fissate dalla normativa vigente, che prevede tra l’altro il controllo dei revisori dei conti e della Corte dei conti. Anche quando le società di navigazione hanno presentato un report con tutti gli incassi, come ad esempio ha fatto la Caronte&Tourist con due diverse note datate luglio e agosto 2015 indicando il corrispondente traffico veicolare che aveva determinato l’introito, gli uffici comunali – denuncia Pizzino – non hanno poi eseguito la procedura di accertamento e controllo successivo. Pizzino peraltro fa presente che le irregolarità proseguono nel 2015, visto che nessuna rendicontazione è stata presentata dalle società di navigazione entro il termine del 30 gennaio 2016 .

Un’altra circostanza anomala sottolineata da Pizzino nella sua relazione è «l’indebito trasferimento di una parte dei proventi incassati al Comune di Villa San Giovanni», pari al 35% degli incassi totali in virtù di un protocollo di intesa che era stato stipulato nel 2011 e aveva carattere sperimentale sino al 15 gennaio 2012. «Oltretutto – scrive il dirigente comunale – essendo dette somme riscosse per il transito nelle Ztl istituite in prossimità degli approdi, non si comprende per quale motivo una parte dei proventi vengano incassati da un altro comune».

Alla luce di quanto denunciato nella lunga relazione, Pizzino chiede all’amministrazione Accorinti di eliminare le irregolarità «così da garantire il Comune da possibili inconvenienti e danni economici che potrebbero derivarne». Riguardo alla rendicontazione degli anni 2013 – 2014, il dirigente alla Mobilità ritiene che gli uffici al tempo preposti all’accertamento dovrebbero porre rimedio all’inadempimento, «posto che i bilanci relativi a quegli anni risultano ad oggi definitivamente approvati». Per la rendicontazione del 2015, Pizzino invita l’amministrazione a sollecitare le società di navigazione, informandole ufficialmente che agiscono come “Agenti contabili esterni” e avvisandole che devono rispettare le disposizioni di legge. In merito al “disguido” con il Comune di Villa san Giovanni, Pizzino suggerisce di inviare una lettera raccomandata all’amministrazione dirimpettaia per mettere in chiaro le cose, «previa consultazione di un legale». Pizzino torna infine a ribadire la necessità per il Comune di riscuotere direttamente i fondi ecopass mediante l’installazione di varchi elettronici, a cui sino ad oggi non si è potuto ricorrere per i problemi di bilancio di Palazzo Zanca.

Danila La Torre