Dopo le polemiche la Cartour fa marcia indietro sulla nuova tabella oraria

Dopo le polemiche la Cartour fa marcia indietro sulle nuove tabelle orarie.

Misteri in riva allo Stretto. Senza clamori, senza annunci, senza comunicati, ma semplicemente pubblicandolo sul sito ufficiale della società, nei giorni scorsi la Cartour decide di cambiare orari dal 1 marzo al 6 luglio 2014 (vedi FOTO), introducendo alcune modifiche che avrebbero fatto piombare la via La Farina e il Viale Europa nel caos nelle ore di punta.

In base alla tabella oraria pubblicata sul sito nei giorni scorsi infatti sono state introdotte alcune novità: da Messina una partenza quotidiana alle 15, fatto questo che avrebbe comportato sin dalle 13 un fiume di tir in via La Farina, diretti al Molo Norimberga, trasformando l’arteria stradale in un imbuto infernale proprio negli orari di punta e di uscita degli studenti dalle scuole. Ma non basta, perché il nuovo orario avrebbe comportato disagi anche in direzione opposta. Secondo la tabella infatti la nave proveniente da Salerno sarebbe dovuta arrivare a Messina alle 11 del mattino causando problemi alla circolazione della via La Farina più o meno nello stesso periodo (vedi articolo allegato).

Una modifica della tabella oraria a dir poco inopportuna e che ha immediatamente scatenato le reazioni del sindaco Accorinti, che è detto pronto a chiedere un incontro alla società e dell’Orsa che ha ricordato come simili modifiche sono impensabili fino a quando la via Don Blasco non sarà ultimata.

Del resto basta fare due conti: ogni nave scarica una media di 90/100 tir, e nel 2013 gli imbarchi su Cartour hanno superato i 90 mila mezzi pesanti, pari al 12% del transito complessivo dei tir in città.

Ma così come in silenzio era stata pubblicata la tabella dei nuovi orari in vigore dal 1 marzo, in silenzio è stata sostituita (dopo le polemiche) con la nuova tabella oraria, in vigore, questa volta dal 1 giugno e fino al 27 luglio.

La marcia indietro della Cartour è stata repentina e dopo le polemiche, sul sito sono misteriosamente apparsi nuovi orari, questa volta più “adeguati” alla città. Di fatto quindi fino al 1 giugno si continua con la tabella in vigore nei mesi scorsi.

Il tutto è avvenuto senza un comunicato, e solamente dopo la pubblicazione su Tempostretto dei nuovi orari e le successive proteste del sindaco e dell’Orsa.

Come diceva Andreotti “a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre”. Probabilmente però decisioni che stravolgono la circolazione e rischiano di causare seri disagi a una città già piegata dalla schiavitù ai tir dovrebbero essere prese in condivisione con l’amministrazione. Del resto prima o poi qualcuno si sarebbe accorto che all’improvviso in piena ora di punta ( e con la circolazione già problematica per via dell’isola pedonale) la via La Farina si stava trasformando in un imbuto di mezzi pesanti e avrebbe chiesto spiegazioni.

Ma anche questi sono misteri di una città nella quale, ad esempio, amministrazione, armatori e autotrasportatori firmano sorridenti un accordo che porta all’ordinanza anti-tir e pochi giorni dopo quegli stessi protagonisti della stretta di mano, fanno ricorso al Tar…

Rosaria Brancato