A Palazzo Zanca il sistema dei controlli interni non funziona

A Palazzo Zanca , il sistema dei controlli interni non funziona, non come dovrebbe almeno. E così la Sezione di Controllo della Corte dei conti è tornata a bacchettare il Comune di Messina , evidenziando una serie di criticità che riguardano l’esercizio 2015 e sollecitando l’ente ad adottare «opportune misure correttive».

Per quanto concerne la regolarità amministrativa e contabile, nel documento inviato al sindaco Accorinti , al presidente del Consiglio Barrile, al segretario /direttore generale Le Donne e al Collegio dei revisori dei conti il magistrato contabile Gioacchino Alessandro rileva: «gli esiti del controllo di regolarità amministrativa effettuato nel corso dell’esercizio considerato hanno evidenziato che su 48 irregolarità rilevate (su un totale di 298 atti esaminati) nessuna di esse è stata sanata »; la mancata verifica da parte dell’organo di controllo delle attestazioni concernenti i pagamenti tardivi e l’individuazione da parte dell’ente delle criticità sul funzionamento del controllo di regolarità amministrativa e contabile dovuta alla mancanza di standardizzazione degli atti e/o di uniformità di procedure nella compilazione delle schede di trasmissione dei dati, che l'ente intende sanare con rimplementazioue dell uso del programma Infor già acquistato e in uso sperimentale richiedendo adeguata formazione del personale.

La seconda osservazione riguarda il controllo strategico, a proposito del quale la magistratura contabile sottolinea «la mancata indicazione del numero di report ufficializzati con deli bere di Consiglio o Giunta di cui al punt o 3.2; la mancata quantificazione del lasso di raggiungimento degli obiettivi strategici per il 20.15 nonostante l'utilizzo di un notevole numero di indicat ori di outeome (n.63) e di efficacia (n. 171) (punto 3.6). La terza osservazione è sul controllo sugli equilibri finanziari,per via della mancata risposta alla domanda di cui circa il eoinvolgimento formale del Consiglio comunale nel controllo di salvaguardia degli equilibri finanziari dì bilancio. La Corte dei Conti bacchetta il Comune anche relativamente al controllo sugli organismi partecipati, osservando nello specifico «la mancata ufficializzazione con delibero consiliari o di Giunta dei report prodotti nel corso del 2015 ; la mancata elaborazione di indicatori di economicità sugli organismi partecipati ; la mancata quantificazione del tasso di raggiungimento degli obiettivi affidati per il 2015 agli organismi partecipati; la carenza dì personale (in relazione alla quale l’ Amministrazione intende sopperire attraverso la riorganizzazione della struttura di controllo delle aziende partecipate, mediante l’assegnazione di nuove unità dotate di apposita specializzazione in materie giuridiche e contabili, nonché attraverso il potenziamento e la finalizzazione di specifici percorsi di formazione anche in loco); e mancanza di un software».

La quinta ed ultima criticità messa in luce dalla magistratura contabile riguarda il controllo di qualità dei servizi e più precisamente «la mancata previsione nel regolamento dell'ente della periodicità dell'attività di reportistica che l'ente dovrebbe svolgere durante l'esercizi; la mancata indicazione del numero report ufficializzati da delibere di Consiglio o Giunta; la mancata elaborazione dì indicatori per il controllo di qualità ».

In considerazione delle criticità elencate, la Corte dei Conti raccomanda all’ente di «ricondurre siffatte situazione di criticità entro parametri di regolarità e sana gestione per gli esercizi futuri».

DLT