L’amministrazione pensa allo scioglimento della Stu. Pizzino ad un ricorso contro l’amministrazione

Sciogliere o non sciogliere la Stu Tirone. Sarà questo il nodo che l’amministrazione Accorinti dovrà affrontare nelle prossime settimane. Lo ha confermato in commissione urbanistica l’assessore al ramo Sergio De Cola, invitato a partecipare alla seduta straordinaria dell’organismo consiliare insieme ai dirigenti comunali Mario Pizzino, Raffaele Cucinotta e Antonio Amato. Prima che il dibattito si trasformasse in un monologo (di Pizzino), l’esponente della giunta Accorinti ha infatti avuto modo di spiegare ai consiglieri comunali che l’amministrazione sta lavorando per capire se la Stu Tirone può essere sciolta, senza perdere i finanziamenti pubblici e senza esporre il Comune a contenziosi. Per il resto, la VI commissione – convocata in seduta straordinaria – non è stata incentrata sui (contestatissimi) progetti di edilizia (palazzoni e parcheggio multipiano) previsti dalla società di trasformazione urbana in quella piccolissima fetta di territorio cittadino, quanto piuttosto sulla vicenda “personale” dell’ex dirigente dell’Ufficio programmi complessi, Mario Pizzino, rimosso da quell’incarico proprio dopo per aver dato il via libera alla progettazione definitiva della STU Tirone ed al piano industriale (vedi correlato).

I fatti risalgono agli ultimi giorni di luglio, ma ad oggi l’attuale dirigente al Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità non aveva mai riposto alle accuse, non troppe velate, lanciate nei suoi confronti dell’amministrazione Accorinti, che aveva dapprima pubblicamente preso le distanze dal provvedimento adottato, poi aveva trasferito Pizzino in altro Dipartimento e, infine, approvato una delibera per sollecitare il neo Dirigente dell’Ufficio Programmi Complessi, Antonio Amato, a sospendere la determina dirigenziale firmata dal suo predecessore.

Documenti alla mano, Pizzino ha ripercorso l’excursus della società di trasformazione urbana del Tirone, costituita nel 2001 e di cui il Comune detiene il 30%, e ha poi spiegato, passaggio dopo passaggio, la procedura da lui personalmente seguita a partire dall’agosto 2012 , quando – terminato il comando presso il Cas – è tornato in servizio al Comune di Messina, assumendo l’incarico di dirigente dell’Ufficio programmi complessi .

Una cronistoria dettagliata per dimostrare che la determina n.56 firmata lo scorso 13 luglio era semplicemente la conseguenza logica di una serie di atti «definiti e formalizzati» che rientravano in una procedura già avviata e non un’accelerazione improvvisa. «Mi è stata contestata intempestività, ma ho semplicemente portato avanti la procedura. C’erano grossi importi che mi sembrava giusto rendere immediatamente disponibili, evitando anche azioni legali contro l’ente da parte dei soci privati » ha spiegato Pizzino in commissione. E le somme a cui si riferisce il dirigente comunale sono i finanziamenti della legge Tognoli per la realizzazione dei parcheggi , quelli del Contratto di quartiere e del Piano città per la riqualificazione delle aree urbane degradate. Insomma, Pizzino giura di aver agito nel pieno rispetto delle sue funzioni e nell’esclusivo interesse del Comune. Ma secondo De Cola anche disinteressandosi degli indirizzi dati dall’amministrazione Accorinti .

«Poco dopo il nostro insediamento – ha sottolineato l'assessore – avevamo detto a Pizzino che avevamo bisogno di un po’ di tempo per leggere e valutare le carte, ma una sabato mattina ci siamo trovati ad apprendere di un provvedimento che approvava i progetti ed il piano industriale della Stu Tirone». Il dirigente alla viabilità conferma gli incontri con Signorino, ma precisa: «Solo accenni sulla questione Stu», lo stesso De Cola ammette che forse lo sbaglio dell’amministrazione è stato quello di non formalizzare in un atto scritto la propria volontà di congelare ogni decisione sulla Stu. Siccome verba volant, scripta manent”, Pizzino è andato avanti per la sua strada, assumendo quelle decisioni che il suo ruolo dirigenziale gli consente. E proprio in difesa delle prerogative che competono a quel ruolo , il dirigente comunale avvisa: «Sto decidendo se far valere le mie ragioni in sede giudiziaria». Il ricorso di Pizzino nei confronti dell’amministrazione è, dunque, dietro l’angolo.

Intanto, la commissione urbanistica tornerà a riunirsi martedì prossimo in seduta ordinaria. Si continuerà a parlare di Stu Tirone, ma anche alla presenza del vice-sindaco Guido Signorino, che ha la delega allo Sviluppo economico. (Danila La Torre)