Precari Milazzo. Usb al prefetto: la delibera di giunta è il problema

Dopo l'approvazione delle proroghe arrivata in extremis dall'Ars sulla variazione di bilancio, il problema passa nuovamente all'Amministrazione milazzese. A sottolinearlo, in riferimento ai 162 precari dell'ente, è il Sindacato Usb in una nota inviata al prefetto.

"Al riguardo corre l’obbligo di evidenziare come il Comune di Milazzo, in linea con la maggioranza dei Comuni siciliani, abbia prorogato sine die i contratti di lavoro dei lavoratori precari senza aver finalizzato la proroga dei contratti a termine, così contravvenendo a quanto imposto dalla normativa (la legge Madia, ndr)" dice il sindacato, rimarcando che da contraltare e in riferimento alla delibera di giunta 137 che approvava il Piano del fabbisogno del personale con appena 49 posti:

"Sembra, pertanto, chiaro l’intendimento dell’Amministrazione Mamertina, di non voler rinnovare il contratto di lavoro ai restanti 113 lavoratori non nominativamente indivduati. Infatti, vano risulterebbe lo sforzo messo in atto dal Consiglio Comunale di approvare i Bilanci entro la data del 31 dicembre 2018, per favorire il collocamento a lavoro dei propri cittadini dipendenti precari del Comune. Peraltro, c’è da chiedersi come il Piano di Fabbisogno Triennale del Personale proposto dall’Amministrazione Comunale di Milazzo, possa mai ricevere parere favorevole dall’organo principale di controllo ministeriale, se la deliberazione n. 137 presenta tre pareri negativi degli organi di controllo interni dell’Ente stesso."

Secondo i sindacati – lo ricorda nella lettera il delegato nazionale Giovanni Savoca – non c'è possibilità di recupero nella Resais spa, manca quindi il cosiddetto albo unico delle figure a esaurimento. Benché in prima commissione al Comune di Milazzo, si siano attivati tutti per votare entro la fine dell'anno almeno il previsionale 2017 e quindi poter fare applicare le normative salva-precari, lo sforzo potrebbe essere vano secondo l'Usb.