Raffineria di Milazzo, associazioni perplesse sullo studio avviato

Chi controlla i controllori? Questa una delle frasi più celebri del cinema pop americano ma che in buona sostanza esprime le perplessità dei comitati della Valle del Mela sul tema inquinamento ambientale e Raffineria di Milazzo.

"La Valle del Mela è uno dei territori più inquinati della Sicilia e d’Italia – scrivono in una nota congiunta le varie associazioni – A causa di questo triste primato è definita Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale e Sito d’Interesse Nazionale per le bonifiche. Questo però finora non ha indotto la politica ad avviare né una radicale bonifica, né la doverosa riconversione delle fonti più inquinanti, sebbene ciò costituisca una delle previsioni del Piano Paesaggistico approvato quasi due anni fa. Tutt’altro: le criticità sanitarie della valle del Mela, certificate in vari studi medico-scientifici che godono anche di prestigio internazionale, sono state spesso misconosciute dalle autorità preposte alla tutela della salute pubblica, a cominciare dalle amministrazioni comunali di Milazzo e San Filippo del Mela. Le loro posizioni, anche quando incidenti probabilmente prevenibili hanno disperso in atmosfera o in mare tonnellate di veleni, sono state per lo più tese a minimizzare i rischi per la salute e per l’ambiente, in sintonia con l’industria."

Poi entrando nel merito dello studio che dovrebbe chiarire una volta per tutte le misure dell'inquinamento, i comitati ravvisano parecchie perplessità: "Uno studio finanziato dalla RAM stessa e supervisionato da una “Commissione” di cui fanno parte rappresentanti della stessa Raffineria, in evidente conflitto di interessi. Un po’ come se i controlli igienico-sanitari in un ristorante fossero effettuati da tecnici pagati dal ristoratore stesso. Ci chiediamo quale autorevolezza scientifica possa mai avere questo studio in confronto a quelli già condotti, senza alcuna indebita “commissione”, dall’Istituto Superiore di Sanità (che ha evidenziato preoccupanti incrementi di mortalità perinatale, asma e altre patologie respiratorie, verosimilmente conseguenti all’inquinamento industriale nella valle del Mela), dalla Regione (che ha evidenziato, tra l’altro, un incremento delle malformazioni congenite tale da essere definito segnale di “allarme sanitario”) o dal mondo accademico. Del resto la dice lunga il fatto che la suddetta “Commissione” sia stata proposta dalla Raffineria proprio per evitare le prescrizioni sanitarie dei Sindaci."

Peraltro fra pochi mesi il TAR Catania si pronuncerà sul ricorso di vari comuni della valle del Mela contro la revoca illegittima delle prescrizioni sanitarie dei Sindaci. "Una volta preso atto della decisione del TAR, auspichiamo che i Sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela assumano in ogni caso i dovuti provvedimenti a tutela della salute pubblica."