Scilla (Rc): presentato il progetto per il consolidamento della Rupe

Il progetto rappresenta un caso esemplare di ricerca geologica applicata alla mitigazione del rischio di frana in un’area particolarmente sensibile sotto l’aspetto geologico, storico e ambientale, dove sorge il castello Ruffo che, insieme alla rupe, costituisce un elemento unico del patrimonio geologico e architettonico dell’Italia.
Redatto dai tecnici del Settore 13 -Difesa del Suolo e Salvaguardia delle Coste, portato alla fase esecutiva con la consulenza anche di tecnici esterni quali l’ingegnere Saverio Infantino e i geologi Alfonso Aliperta, Maria Clorinda Mandaglio, dell’Università Mediterranea, e Annamaria Pellegrino, dell’Autorità di Bacino Regionale, lo studio è stato protagonista della prestigiosa sessione “Geologia Applicata” su richiesta del Comitato Scientifico rivolta al prof. Giuseppe Mandaglio che ne ha curato il coordinamento e lo sviluppo come modello esemplare.
Presenti l’architetto Giuseppe Mezzatesta, dirigente provinciale, e il geologo Adriana La Torre, responsabile del procedimento, hanno relazionato il prof. Mandaglio e il geologo Pellegrino, riscuotendo notevole successo sia per la multidisciplinarietà con cui è stato trattato l’argomento, sia per il luogo oggetto della ricerca.
“Durante il Forum – dichiara il Vicepresidente dell’Amministrazione provinciale Giovanni Verduci – è stato molto apprezzato il contributo importante ed innovativo della ricerca nella mitigazione dei rischi naturali a cui è esposto un sito unico anche per la presenza del Castello Ruffo di Calabria. La partecipazione dei tecnici della Provincia – conclude l’assessore Verduci che detiene la delega Tutela del Paesaggio, Difesa del Suolo e delle Coste – è servita a evidenziare le politiche di gestione del territorio messe in atto anche mediante il ricorso alle geoscienze e alle geotecnologie”.
In occasione del Forum, la Provincia ha omaggiato il professor Mario Panizza, studioso di geomorfologia, da sempre impegnato a promuovere la geologia della Calabria anche come motivo di attrazione turistica.