E’ l’ex Procuratore capo di Messina Luigi Croce il Commissario inviato dalla Regione

E’ l’ex procuratore capo di Messina Luigi Croce il Commissario che reggerà le sorti di Palazzo Zanca fino alle amministrative del 2013.

L’assessore regionale agli Enti locali ha firmato il provvedimento e nelle prossime ore sarà ultimata la procedura.

Per Luigi Croce, da poco in pensione dopo essere stato alla Procura generale di Palermo, sarà un ritorno, ed un ritorno nella terra dove è nato e che ha amato e servito per dieci anni, i dieci anni post-tangentopoli, quelli dei veleni e delle polemiche, delle inchieste e del verminaio.

Forse già domani l’ex procuratore capo sarà a Messina per entrare in quel Palazzo che Buzzanca ha lasciato nei giorni scorsi anticipatamente per candidarsi alle regionali e che i suoi ormai quasi ex assessori stanno via via lasciando.

Davanti ha mesi e mesi di lavoro, ma non vi è dubbio che, a differenza di un alto dirigente inviato da Palermo, lui si dedicherà 24 ore su 24 e tutta la settimana alla sua città.

E’ una realtà che conosce bene non solo per motivi familiari, ma anche per aver guidato la procura per 10 anni, anni difficilissimi, dal 1998 al 2008. Quando andò via, per andare a guidare la Procura generale di Palermo, durante la cerimonia di commiato a Palazzo Piacentini non nascose la commozione: “Lascio Messina convinto di aver raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato all'inizio. Questa città non è più quella che era stata descritta dieci anni fa. Volevo sfatare il mito su questa città che era privo di fondamento”. I suoi sono stati gli anni in cui Messina era chiamata la città del verminaio, finita nel ciclone d’inchieste che non hanno risparmiato nessun ufficio, nessun palazzo. Quando gli fu chiesto cosa avrebbe portato con sé nel cuore dopo dieci anni disse: “Porterò la straordinaria esperienza che ho maturato nella mia città e lo spirito che ha caratterizzato la mia carriera: lottare e lavorare per raggiungere risultati sempre più significativi”.

Tornare da Commissario è la naturale prosecuzione di questo lavoro, ed il riallacciare un’esperienza che gli è rimasta nel cuore, oltre che nei ricordi.

In mattinata a sollecitare la Regione nell’invio del Commissario era stato il segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli che in una nota ricorda. “Siamo in emergenza e non possiamo più aspettare ritardi sulla nomina. L’amministrazione Buzzanca è un capitolo chiuso nel peggiore dei modi. Di fronte alle emergenze c’è bisogno di una figura istituzionale autorevole a Palazzo Zanca che sia in grado di fronteggiare i gravi problemi che abbiamo dinnanzi”.

Nel ricordare le questioni più scottabti, dai rifiuti all’Atm passando per i conti in rosso di Palazzo Zanca il Pd si dice pronto alla massima collaborazione nel pieno rispetto dell’autonomia del Commissario.

A margine continuano le scosse di assestamento pre-elettorale nei partiti. Nel gruppo Beninati transitato dal Pdl all’Udc ancora non si è sciolto il nodo sul nome del candidato da inserire nella lista tra l’ex assessore Corvaja ed il vicepresidente del consiglio provinciale Bivona. Tra i fedelissimi del gruppo dopo il no di Capurro al passaggio nel partito guidato da D’Alia in Sicilia, dovrebbero aggiungersi Nicolosi (consigliere comunale) e Passaniti (consigliere provinciale).

Rosaria Brancato