Franza: “Sulle tariffe Caronte l’assessore Cucinotta ha detto solo corbellerie”

Non sappiamo chi è l'assassino ma sappiamo con certezza chi è la vittima: la verità”. Non risparmia ironia nella conferenza stampa di oggi l'amministratore delegato della Caronte-Tourist Vincenzo Franza per controbattere, punto per punto alle dichiarazioni dell'assessore Filippo Cucinotta in merito alle tariffe applicate dagli armatori, che sarebbero “in base allo studio commissionato all'ufficio statistiche del Comune, sensibilmente esose sia a livello nazionale che a livello internazionale, causando una situazione anomala”. L'esponente della giunta Accorinti, il 7 giugno, aveva fatto riferimento ad uno studio effettuato su 175 linee, sottolineando l'esosità delle tariffe applicate in riva allo Stretto.

Ebbene, abbiamo ufficialmente chiesto al Comune copia dello studio e ci è stato consegnato– ha detto Franza consegnandolo anche ai cronisti presenti nella sede dell'Assindustria- e notiamo una lunga serie di stranezze ma sopratutto errori di metodologia e di analisi che denotano approssimazione”.

Lo studio che i Franza si sono trovati sul tavolo ed al quale l'amministrazione ha fatto riferimento è una tesina di laurea, a firma Dario Presti (stagista dipartimento scienze economiche) e Maurizio Mondello, responsabile ufficio statistica del Comune. Che le tariffe per attraversare lo Stretto siano esose lo si vede ad occhio nudo, ma utilizzare uno studio che poi non si rivela particolarmente adatto e farlo in qualità di amministrazione lascia aperta la porta alla polemica.

E' una collezione di corbellerie- commenta ancora l'ad- Noi siamo convinti dell'assoluta buona fede del sindaco e della giunta, ma non possono basare le loro dichiarazioni su uno studio errato, peraltro in un periodo in cui stiamo assistendo al proliferare di veri e propri “mostri” come sindacati che non hanno tesserati in azienda ma parlano come filosofi, comitati. Le nostre tariffe sono alte, ma competitive e comunque per rapportare i dati bisogna tenere conto di tanti fattori e così non è stato fatto”.

Nell'analisi delle 175 rotte infatti non si tiene conto delle distanze e delle frequenze, accomunando ad esempio linee caratterizzate da grandi distanze, tra i 230 e i 1.140 km con quelle della Caronte, su un tratto di 7/11km ed una frequenza nelle 24 ore. Non si tiene conto delle convenzioni e dei finanziamenti statali. Alla fine, tra le linee considerate solo 11 presentano caratteristiche simili a quelle dello Stretto ed il costo medio risulta uguale o in alcuni casi anche più basso.

Io non sono Agatha Christie– ha concluso- ma dobbiamo fare chiarezza su questo punto. Tra l'altro non abbiamo finanziamenti pubblici e pur essendo consapevoli del fatto che le tariffe sono alte non accettiamo una metodologia errata e che non corrisponde alla verità”.

Detto questo però ci sono tutti gli altri capitoli aperti. Vincenzo Franza ribadisce la presenza di un confronto con l'amministrazionecome avviene da oltre 50 anni con tutte le amministrazioni” e si dice pronto a continuare il dialogo. In realtà, nonostante le premesse, la giunta si è “ammorbidita” nel corso dei mesi, lasciando, solo per fare un esempio, che le deroghe ai tir a Tremestieri siano concesse dal comandante dello scalo, e non ai vigili urbani. Anche sul fronte controlli non c'è più il clima delle prime settimane e di spostamento dell'attracco (o degli attracchi, Rada e Molo Norimberga) non se ne parla più. Ma oggi è previsto l'incontro sulle modifiche orarie che dovranno scattare per la Cartour il 30 giugno e che causeranno l'invasione dei mezzi pesanti in pieno centro e nelle ore di punta.

Il confronto c'è, ma questi orari non sono frutto di fantasia, li abbiamo concordati su basi oggettive con le precedenti amministrazioni. Occorre verificare se sia cambiato il contesto. Se la giunta ci dimostra che è cambiato il contesto vedremo cosa fare” spiega Tiziano Minuti, responsabile delle relazioni industriali del gruppo.

Per la verità bisognerebbe capire cosa si intende per “contesto”, perché il contesto generale è cambiato dal giugno dello scorso anno e probabilmente, pur restando uguale la via La Farina ed il viale Europa, la visione che la giunta Accorinti ha del fiume di tir negli orari di punta in quelle arterie non è la stessa dell'amministrazione Genovese. Buzzanca o Leonardi. Il contesto geografico quindi può anche restare lo stesso, ma a cambiare è la visione delle cose. Spetterà alla giunta Accorinti dire chiaramente quali sono i limiti oltre i quali non si dovrebbe andare. Lo farà?

A margine della conferenza stampa il presidente di Confindustria Messina Alfredo Schipani si è soffermato sulla necessità che siano tutte le forze della comunità a stringersi intorno alle imprese “lo Stato non ci aiuta, abbiamo bisogno del rispetto e del supporto di tutti”.

Rosaria Brancato