Comincia da Pistoia la tournèe di “Trovarsi” spettacolo prodotto dal Teatro di Messina

Domani 16 marzo comincia da Pistoia la tournée di "Trovarsi", lo spettacolo prodotto dal Teatro di Messina, con la prestigiosa regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Interprete principale è Mascia Musy, affiancata da sette attori messinesi: Angelo Campolo, Giovanni Moschella, Ester Cucinotti, Antonio Lo Presti, Marika Pugliatti, Monia Alfieri e Luca Fiorino. Dopo Pistoia (fino al 18 marzo), la tournée, curata da Daf-Teatro dell'esatta fantasia, proseguirà a Napoli (21 marzo – 1 aprile), Castelfranco Emilia (11 aprile), Cesena (12 – 15 aprile), Crotone (19 – 20 aprile), Pace del Mela (29 aprile), Noto (30 aprile), Catania (2 – 6 maggio). Nella prossima stagione la tournée continuerà toccando piazze importanti quali Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Trieste, Cagliari eccetera.

Da diversi anni Enzo Vetrano e Stefano Randisi sono impegnati in un percorso di rilettura di Pirandello. Lavorando su questi testi la scommessa è stata quella di evitare che la rappresentazione della trama fosse esaustiva, e di superare i "limiti" delle vicende narrate, aprendo possibili squarci su altre dimensioni e visioni, anche attingendo ad altre opere portatrici di una riflessione più ampia sul teatro. "Trovarsi", quindi. prosegue l’ormai consolidato rapporto tra i due registi-attori palermitani e la drammaturgia di Luigi Pirandello. Lo spettacolo ha debuttato il 9 novembre scorso nel Teatro Vittorio Emanuele di Messina, ottenendo un immediato successo di pubblico e di critica.

Dopo "I giganti della montagna" (premiato quale migliore spettacolo con "Le Maschere del Teatro italiano), l'interesse di Vetrano e Randisi si è orientato verso un testo tra i meno rappresentati, ma di grande suggestione per il modo del tutto particolare con cui viene affrontata una tematica fortemente pirandelliana, qual è quella dell’identità in relazione all’essere e all’apparire. Il personaggio centrale è un’attrice, Donata Genzi, interpretata da Mascia Musy, un personaggio “puro” e “autentico”, come le attrici che Pirandello ammirava quali incarnazioni dell’Arte.