Cronaca

Messina. Ritrovati anche tre incunaboli, libri del ‘400 di grande valore

MESSINA – Il bollo dell’Ignatianum di Messina era ben visibile anche sulle foto pubblicate su Ebay. Così i carabinieri e la Procura sono risaliti all’indirizzo Ip di chi aveva messo quei libri all’asta e hanno individuato un 64enne messinese. Tra il 2011 e il 2012 aveva fatto da badante ai gesuiti dell’Istituto dove si trova la biblioteca. Non certo una coincidenza, anche se non è ancora chiaro come abbia fatto a portar via 342 volumi e se siano coinvolte altre persone.

“I libri sono stati trovati e sequestrati dopo la perquisizione in casa dell’uomo – spiega il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio -. Sono tutti di pregio ma 29 in particolare, perché contengono incisioni manoscritte. I più preziosi sono i tre censiti nell’indice generale degli incunaboli, che non era in vendita. Una decina di libri, invece, era già stata venduta, ad un prezzo medio di circa 500 euro, in un caso in Germania. Il valore totale dei libri è di circa 500mila euro, ma il valore storico è ancora maggiore. Il libro di Tommaso D’Aquino, ad esempio, è difficilmente stimabile”.

Gli incunaboli sono i libri stampati con la tecnica a caratteri mobili tra il 1455, anno del primo libro stampato da Johannes Gutenberg, e il 1500. Il termine deriva dal latino “incunabulum”, che significa “in culla”.

“Che i libri fossero di valore – aggiunge il sostituto procuratore Marco Accolla – si vedeva a colpo d’occhio. Sono già partite le operazioni di recupero dei libri già venduti. Agli acquirenti è stata contestata una contravvenzione per incauto acquisto, articolo 712 del codice penale. L’indagato, invece, ne giustifica il possesso dicendo di aver avuto i libri in dono dai gesuiti, ora tutti defunti”.

Una scusante che non sta in piedi. I gesuiti hanno smesso di gestire la scuola nel 2009 e l’hanno affidata ad una cooperativa laica. Erano rimasti solo sacerdoti anziani e infermi, di cui l’uomo è stato badante per due anni. E il problema è che non è stato ritrovato neppure un inventario, tanto che potrebbero essere spariti anche altri libri. Quelli recuperati, invece, saranno restituiti ai legittimi proprietari, che dovranno garantirne una custodia migliore rispetto al passato.