Cronaca

Traffico e spaccio di droga: 5 arresti a Mangialupi, Villaggio Aldisio e Fondo Fucile

MESSINA – Sei misure cautelari per traffico e spaccio di droga a Mangialupi, Villaggio Aldisio e Fondo Fucile. Gli agenti della Polizia di Stato, in servizio presso la Squadra mobile, le hanno eseguite nei confronti di sei persone: cinque in carcere e un obbligo di presentazione giornaliero all’Autorità di pubblica sicurezza. L’operazione, denominata “La Villetta”, rappresenta l’epilogo delle più recenti indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia peloritana. Indagini condotte dalla Squadra mobile su una compagine delinquenziale dedita al traffico di sostanze stupefacenti.

I nomi

Sono state emesse le misure cautelari a carico di Placido Arena (37 anni), Valentina Fenghi (39), Gianluca Fenghi (28) Fabio Fenghi (27), Antonia Fenghi (33), Saverio Scudellà (36), Esmeralda Giletto (22), Domenico D’Amico (26).

Le perquisizioni e il sequestro di armi e droga

L’attività d’indagine trae origine dagli approfondimenti investigativi svolti a seguito di un’azione sul territorio. In occasione di perquisizioni effettuate in alcuni locali e abitazioni dei rioni cittadini di Mangialupi, Villaggio Aldisio e Fondo Fucile, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato droga, munizioni e un’arma. E hanno deferito all’Autorità giudiziaria i componenti del nucleo familiare che avevano la disponibilità esclusiva dei luoghi dove armi e droga erano tenute nascoste.

“Una fittissima rete di spaccio al minuto di droga”

Fa sapere la polizia di Stato che sono state così avviate le attività di indagini anche attraverso servizi tecnici d’intercettazione e videosorveglianza sul nucleo familiare. E, fin da subito, “le evidenze investigative hanno restituito chiari elementi circa l’esistenza di una compagine delinquenziale attiva nel traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, principalmente del tipo marijuana e cocaina nel rione di Fondo Fucile. Al vertice dell’associazione è risultato un 36enne, con la collaborazione nella gestione delle attività illecite dalla compagna e dagli affini, anch’essi destinatari dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere. Durante l’espletamento delle indagini sono emerse molteplici cessioni di sostanze stupefacenti, anche di rilevante quantità, e la consorteria criminale investigata ha dimostrato di essere in grado di gestire una fittissima rete di spaccio al minuto di droga, come emerso dal continuo viavai di tossicodipendenti presso le abitazioni degli indagati, anche a tarda notte”.

In base al quadro indiziario, il Giudice per le Indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale di Messina, Direzione distrettuale antimafia, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per cinque indagati e quella della misura dell’obbligo della presentazione giornaliera all’Autorità di pubblica sicurezza per uno di essi. Le azioni di rintraccio ed esecuzione delle misure cautelari sono state curate dalla Squadra mobile di Messina.

Nel corso delle operazioni sono state effettuate numerose perquisizioni personali e locali, eseguite nei confronti degli indagati. Sono stati rinvenuti circa ventimila euro in banconote di vario taglio e numerose carte di credito, tra bancomat e Postepay.