Farmaci e ricette rubate, la Procura chiede tre rinvii a giudizio

Il sostituto procuratore Liliana Todaro ha chiesto tre rinvii a giudizio nell’inchiesta su un traffico di farmaci e ricette mediche rubate. A portare a galla la vicenda nel 2009 fu la Guardia di Finanza che raccolse alcune denunce e fece scattare una serie di perquisizioni in farmacie e depositi di medicinali. Il provvedimento riguarda Santi Perrone, 58 anni, magazziniere in una ditta farmaceutica, Venerina Cannistraci, 48 anni, proprietaria di una farmacia di Torregrotta e l’altro farmacista Marco Guglielmo, 39 anni di Messina. Un quarto indagato, Giuseppe Sturiale, 54 anni, ritenuto la mente del giro, ha già patteggiato la pena.
I finanzieri, durante le indagini, scoprirono un vasto traffico illecito di Viagra e Cialis, le famose pillole utili per dare un “aiutino” nelle prestazioni sessuali ma c’era anche altro nell’inchiesta della Guardia di Finanza. Le tre persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio hanno posizioni molto diverse fra loro. Santi Perrone, ad esempio, avrebbe sottratto delle ricette dalla ditta farmaceutica in cui svolgeva le mansioni di magazziniere. Le ricette furono poi vendute a Sturiale. Venerina Cannistraci, invece, avrebbe acquistato ricette mediche allo scopo di ottenere il rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Marco Gugliemo, è accusato di esercizio abusivo della professione e somministrazione di medicinali. L’uomo, proprietario di una farmacia, avrebbe consentito a Sturiale, che non possedeva alcun titolo, l’esercizio abusivo della professione di farmacista.