Prossimo obiettivo della giunta Accorinti: la riscossione diretta dell’ecopass

La riscossione dell’ecopass sarà gestita direttamente dal Comune. Questo è almeno l’obiettivo dell’amministrazione Accorinti, che ha dato incarico al dirigente alla viabilità Mario Pizzino di studiare le soluzioni per incassare direttamente le somme del ticket di attraversamento, senza passare per il tramite delle Compagnie di navigazione, come è avvenuto sin dal momento della sua introduzione.

I vantaggi sarebbero enormi per Palazzo Zanca e le sue asfittiche casse: il Comune potrebbe avere una rendicontazione “in tempo reale” e senza “sbavature” ed inoltre disporrebbe immediatamente delle risorse incassate grazie all’ecopass, introdotto nel 2010 dall’allora sindaco Giuseppe Buzzanca in qualità di commissario delegato per l’emergenza traffico, a titolo di risarcimento per i disagi subiti dall’imbarco e dallo sbarco dei mezzi, soprattutto pesanti.

Ma come arrivare al traguardo della riscossione in “house”? Pizzino è piuttosto abbottonato sull’argomento, ma spiega che da un lato si potrebbe chiudere un accordo con Autostrade italiane per appoggiarsi al sistema del Telepass, per chi ovviamente ne è in possesso; e dall’altro creare delle strutture presidiate da personale comunale espressamente addetto alla riscossione dell’ecopass. In questo secondo caso, l’idea è quella di creare una sorta di casello, per il quale, ovviamente, si rende necessario lo spazio fisico in cui realizzarlo. Il dirigente comunale ritiene che il serpentone che sorge nella Rada San Francesco può consentire la realizzazione della struttura piuttosto facilmente , mentre qualche problema si porrebbe al porto storico. Nulla di insormontabile, tuttavia ed è per questo che Pizzino si mostra piuttosto ottimista, anche se nulla vuole anticipare riguardo alla tempistica: «Stiamo lavorando e valutando le varie opportunità. In questo momento, non riesco a dire quando riusciremo a raggiungere questo traguardo fortemente voluto dall’amministrazione Accorinti».

Se il progetto dovesse andare in porto, oltre ai tanti benefici per la città ed i cittadini – che potrebbero avere strade più scure ed una viabilità più efficiente – si aggiungerebbe anche una piccola grande soddisfazione per il Comune di Messina: non dover più dire grazie agli armatori, che in questi anni hanno fatto pesare il loro ruolo di “esattori” per conto dell’ente, nonostante i ritardi nella consegna dei report e delle somme incassate. Sarebbe , dunque, un traguardo non da poco per questa amministrazione.

All’idea sorride persino il solitamente “burbero” dirigente Pizzino, che dopo gli iniziali attriti con la giunta Accorinti – nati sulla vicenda Stu Tirone- sembra abbia trovato una buona sintonia con l’esecutivo di Palazzo Zanca, tanto da non desiderare più “ bramosamente” il trasferimento al Cas: «C’è bisogno di me qui e va bene così».

(Danila La Torre)