Non accadeva da anni: entro fine mese i lavoratori Atm riceveranno tutti gli stipendi arretrati

Tra gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio i lavoratori Atm riceveranno tutti gli stipendi arretrati e la tredicesima. I lavoratori dell’azienda trasporti si ritroveranno finalmente in tasca tutte le mensilità maturate e costantemente in ritardo. L’amministrazione Accorinti con questa operazione riuscirà a cambiare totalmente rotta rispetto al passato. Da anni, infatti, i lavoratori Atm si sono dovuti rassegnare a ricevere gli stipendi sempre in ritardo e sempre per ultimi, nel tempo sono arrivati ad accumulare ritardi anche di cinque o sei mesi, fin dall’inizio però questa amministrazione ha tentato di imprimere una svolta e adesso il traguardo è vicino.

A dare la buona notizia sono il commissario Atm Domenico Manna, il Direttore generale facente funzioni Ferdinando Garufi e l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola che forniscono anche delle date ben precise: “Da martedì 28 o mercoledì 29 gennaio sarà pagato il saldo di novembre 2013 e la tredicesima mensilità 2013; da venerdì 31 gennaio o lunedì 3 febbraio, saldo dicembre 2013". Il risultato è frutto di un lavoro serrato che nelle ultime settimane ha visto collaborare gomito a gomito l’amministrazione e la Regione, in virtù di un “rapporto ritrovato” dopo anni di muro contro muro che avevano portato solo guai per l’azienda di via La Farina. Gli stipendi saranno infatti pagati con la prima parte dei 4 milioni che l’assessorato ai Trasporti ha deciso di sbloccare dopo lo stop ai contributi per il chilometraggio arrivato nel 2011. Ieri l’assessore Nino Bartolotta aveva ribadito che già dal 20 dicembre scorso 2.559.035 euro, più altri 516 mila euro, erano stati pagati dalla Regione e si trovano disponibili presso l’istituto cassiere e che per utilizzarli l’Atm doveva solo emette i cosiddetti buoni di prelevamento.

E non si è fatta attendere la risposta del Comune che ha quindi lavorato per impiegare queste risorse. L’assessore Cacciola fin da subito aveva dichiarato che gli stipendi sarebbero stati la priorità. Dunque adesso, compatibilmente con la stima dei tempi sui necessari passaggi tecnici, i soldi arriveranno entro i primi giorni di febbraio in tasca ai dipendenti. Ovviamente però si dovrà continuare a lavorare con la stessa attenzione per evitare di vanificare tutto con nuovi ritardi già sulla mensilità ormai maturata di gennaio.

La notizia è stata appresa con moderata soddisfazione dai sindacati Orsa e Cub che avevano proclamato lo sciopero per il prossimo venerdì 24. “Sospendiamo lo sciopero confidando nel rispetto delle date indicate dall’assessore Cacciola e dal commissario Manna, ma proveremo a capire se ci sono le condizioni per ridurre ulteriormente i tempi per il pagamento degli stipendi” commentano il segretario Orsa Trasporti Michele Barresi il segretario Cub Franco Urdì. I sindacati rendono merito all’amministrazione anche per aver azzerato un gap stipendiale che durava da oltre cinque anni e che purtroppo era diventato un’amara normalità all’Atm. Adesso però si dovrà guardare al futuro. "Prendiamo atto della volontà dell'amministrazione di saldare tutte le spettanze dovute ai lavoratori come da tempo chiede il sindacato autonomo che per questo ha già effettuato una prima azione di sciopero lo scorso dicembre alla quale ha aderito oltre l'80% dei lavoratori e proclamata una seconda protesta per il prossimo venerdì. Chiederemo nel corso dell'incontro programmato per domani a Palazzo Zanca alle 16 tra Orsa, Cub e Amministrazione Comunale di formalizzare Il calendario con il quale si intende procedere ai pagamenti di stipendi arretrati e tredicesima e se verranno rispettati gli impegni annunciati si porrà finalmente fine ad anni in cui i dipendenti Atm erano abitualmente costretti a percepire lo stipendio a singhiozzo e con cronico ritardo. E' la dimostrazione che la lotta dei lavoratori paga e vigileremo affinchè in futuro venga rispettato il diritto costituzionale al salario. Fatto ciò si apra, già dall'incontro di domani, il confronto sul futuro dell'azienda ed il servizio pubblico cittadino”. I sindacati autonomi chiederanno subito di stabilire un percorso condiviso su pianta organica, contratto di servizio, ristrutturazione generale dell’azienda. Un primo passo importante, intanto, è stato compiuto.

Francesca Stornante