Messinambiente, la giunta reintegra Cucè e sconfessa Ciacci che lo aveva licenziato

Reintegrato il dirigente di Messinambiente Natale Cucè, licenziato lo scorso 27 marzo dall’ex commissario liquidatore Alessio Ciacci. La decisione di Ciacci, presa in solitudine, aveva scatenato non poche polemiche e adesso, a distanza di 4 mesi da quel provvedimento ed a poche settimane dall’addio del commissario alla città, l’amministrazione, attraverso una transazione raggiunta oggi, di fatto “sconfessa” proprio quella scelta. Natale Cucè, che ufficialmente sarà reintegrato dopo la ratifica della transazione presso la Direzione territoriale del lavoro che si terrà a metà settembre (e verrà spostato in un’altra partecipata) si è detto sereno, avendo sempre mantenuto un basso profilo nella vicenda. Il 3 settembre era fissata la prima udienza presso il Tribunale del Lavoro dopo il ricorso presentato da Cucè, ma l’amministrazione ha inteso chiudere prima e con una transazione il caso. A quanto pare esaminando gli atti la giunta si è resa conto che le motivazioni portate avanti da Ciacci non erano di tale portata da giustificare il licenziamento. E’ chiaro che il contenzioso avrebbe comportato conseguenze anche per le casse di Palazzo Zanca.

“Il sindaco, Renato Accorinti, il liquidatore di Messinambiente, Giovanni Calabrò, e il direttore tecnico di Messinambiente, Natale Cucè, presenti i rispettivi avvocati, hanno siglato oggi a Palazzo Zanca l'atto di transazione successivo al licenziamento di Cucè avvenuto lo scorso 27 marzo 2015- si legge in un comunicato- Le parti, dopo avere esaminato i contenuti della questione, hanno manifestato unitamente al lavoratore la volontà di conciliare e transigere la lite in via bonaria ed extragiudiziale, al fine di eliminare tra gli stessi il contenzioso già insorto. Nell'atto si è proceduto alla ricostituzione del rapporto di lavoro mediante la reintegrazione in Azienda dell'ing. Cucè, con mantenimento del livello di inquadramento giuridico ed economico e la qualifica già dal medesimo posseduti al momento del suo licenziamento e conseguente corresponsione, anche a titolo di risarcimento del danno tutto lamentato in ricorso, delle retribuzioni maturate tra la data del licenziamento e quella di effettivo reintegro in servizio, riconoscimento della relativa anzianità di servizio e del diritto alle ferie dell'anno 2015 non godute, così da porre il lavoratore nella condizione in cui si sarebbe trovato oggi in assenza del licenziamento. Il sindaco Accorinti ha evidenziato che: “Senza volere entrare nel merito della vicenda, abbiamo risolto una questione che avrebbe potuto produrre pesanti conseguenze economiche sia per noi che per Messinambiente. Nella qualità di capo dell'Amministrazione comunale esprimo il massimo dell'apprezzamento per il lavoro svolto da Alessio Ciacci e mi auguro di riaverlo presto con noi per nuovi e futuri incarichi”.

Al di là delle dichiarazioni ufficiali il reintegro di Cucè e la corresponsione di tutti gli stipendi arretrati equivale a “sconfessare” il provvedimento preso da Ciacci, peraltro senza avvisare l’amministrazione.

Francesca Stornante