I quattro alberi sradicati dall’Università continueranno a vivere nella facoltà di Scienze: al loro posto aiuole e non un parcheggio

Hanno fatto scalpore e non poteva essere altrimenti le operazioni di sradicamento di quattro grossi alberi, due magnolie e due corisie , che per vent’anni hanno “arredato” il piazzale antistante la sede centrale dell’Università. Numerosi i curiosi che sabato mattina si sono fermati ad osservare gli operai che abbattevano i quattro arbusti, domandandosi il perché di quel taglio netto. Agli occhi dei più inspiegabile ed improvviso. Nel corso della mattinata era circolata un’ipotesi che aveva fatto saltato saltare sulla sedia gli ambientalisti ed aveva allarmato anche i semplici cittadini, secondo cui nell’area liberata sarebbe sorto un parcheggio destinato ai dipendenti dell’Università.

Quella ipotesi viene oggi ufficialmente smentita dal direttore generale Pino Cardile, che raggiunto telefonicamente smentisce categoricamente e precisa : «Gli alberi non sono stati abbattuti, ma trapiantati nella facoltà di Scienze . E’ stato un intervento necessario sia per la sopravvivenza stessa degli alberi, che necessitavano una vasca più grande, sia perché le grosse radici stavano causando problemi alle tubazioni di luce e gas sottostanti. Rassicuro tutti – ha continuato Cardile – che non sorgerà alcun parcheggio, ma pianteremo piante e fiori primaverili ».

La tesi di Cardile viene confermata anche dalla responsabile dell’Orto botanico, Rossella Picone, che sta preparando una relazione “tecnica” per far capire che il trasferimento di quei quattro alberi potrà solo giovare alla vita stessa degli arbusti. (DLT)

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