Il Birrificio Messina debutta sul palco dell’Expo, una storia che varca i confini dello Stretto

Hanno messo simbolicamente la maglia con lo stemma che li rappresenta su un elicottero e lo hanno scelto come simbolo per dire a tutti: “Eccoci qua, abbiamo messo le ali e ora siamo pronti a volare alto”. Un’esperienza forse unica in Italia e per questo accolta con grandissima curiosità e attenzione. Il Birrificio Messina ha debuttato ufficialmente oltre lo Stretto, su un palcoscenico di respiro internazionale e portando alto il nome di Messina e della messinesità che scorre nelle loro vene.

Ieri il Birrificio Messina si è presentato all’Expo di Milano, grazie ad uno spazio riservato a loro nel padiglione Keep International School dedicato al tema “Nutrirsi di Giustizia”. Il presidente della cooperativa Mimmo Sorrenti e il collega e compagno di battaglia Adolfo Giordano hanno avuto la possibilità di raccontare a tutti l’esperienza tutta messinese del Birrificio, dalla drammatica vertenza occupazionale alla rinascita segnata dalla voglia di non arrendersi e di non gettare al vento saperi e conoscenze di generazioni di mastri birrai messinesi. Dunque l’idea di costituirsi in cooperativa e di investire Tfr e mobilità, poi il grande progetto di fund raising messo in moto per trovare le risorse necessarie per far partire da zero una realtà importante come il nuovo stabilimento che sta pian piano sorgendo nei due capannoni della zona ex Asi di Larderia. E dunque il fondamentale supporto della Fondazione di Comunità di Gaetano Giunta che anche ieri all’Expo è stata accanto ai due nuovi imprenditori/operai del Birrificio, dopo averli supportati nella predisposizione del piano industriale e nel lungo e complicato lavoro di attrazione di capitali per oltre 2 milioni di euro. Insieme hanno fatto conoscere dal padiglione Keep International School un nuovo modo di fare imprenditoria, hanno lanciato un modello nuovo che adesso sperano possa essere preso come esempio da giovani e meno giovani che attraverso la loro esperienza possono toccare con mano che con impegno, dedizione e testardaggine è possibile farcela.

«Non ci aspettavamo un’accoglienza così calorosa, né tantomeno la curiosità e l’attenzione che ci è stata riservata dai media nazionali. Siamo fieri di questa nuova esperienza che aggiunge un ulteriore tassello al nostro percorso verso la Doc 15, la Doc 15 Cruda e la Birra dello Stretto. Siamo fieri per aver fatto conoscere all’Italia e non solo la nostra emozione e il nostro coraggio. E siamo fieri perché abbiamo visto la stessa emozione anche negli occhi di chi ha ascoltato la nostra storia per la prima volta» racconta Mimmo Sorrenti dopo una giornata trascorsa all’Esposizione universale.

Ad accompagnarli anche il trailer del docu-film realizzato dalla troupe messinese Space Donkeys e diretto da Alessandro Turchi ( VEDI QUI )