Accorinti all’Ars: “Messina città metropolitana, ma puntando all’Area dello Stretto”

Gli assistenti parlamentari hanno provato a fermarlo, ma lui, con un sorriso determinato ha tirato dritto e per la prima volta all’Ars è stato ascoltato un amministratore senza giacca e cravatta.

Jeans, maglietta nera con la scritta Free Tibet, scarpe da tennis il sindaco Renato Accorinti si è poi fermato a parlare con i giornalisti palermitani “Io la cravatta non l’ho mai indossata- ha detto- al limite, se fossi stato costretto l’avrei messa sopra la maglietta….”

Prima trasferta all’Ars per il sindaco di Messina e l’occasione è stata la seduta della Commissione Affari istituzionali che sta affrontando le tematiche legate alla costituzione delle tre Città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) ascoltando i primi cittadini. Se Leoluca Orlando ed Enzo Bianco sono “tradizionali”, oltre ad essere politici di vecchissima data, Renato Accorinti ha stupito tutti per il suo andare dritto al sodo senza pensare alle formalità ed ai protocolli.

“All’ingresso ho sentito un assistente parlamentare che diceva: qui si entra con giacca e cravatta, ma non so se si riferisse a me”.

Quanto a Messina città metropolitana il primo cittadino le idee le ha chiare e sono anche in linea con un’opinione ormai abbastanza diffusa che mira ad una vera e propria Area dello Stretto, con la dirimpettaia Reggio Calabria.

L’ipotesi è concretizzabile solamente se Messina riesce a decollare come Città Metropolitana, dal momento che Reggio lo è già.

“Sono convinto della necessità di integrare culture, tradizioni, storie e questo riguarda anche Messina e Reggio Calabria. Io non mi sento solo un cittadino di Messina, io sono un cittadino dello Stretto. Mi sto battendo insieme ai sindaci di Reggio, Villa, alla deputazione ed agli assessori per la continuità territoriale. Nei prossimi mesi andrò anche in Calabria a parlate con i ragazzi delle scuole. Sono pronto a bloccare lo Stretto se a fine dicembre sospendono i collegamenti veloci di Metromare. Sono stato il primo sindaco a nominare assessore un reggino”.

Quanto al numero dei comuni da inserire nella Città Metropolitana di Messina il sindaco è tra quanti ritengono che per decollare sia necessario essere in tanti, perché l’unione fa la forza, a maggior ragione se vogliamo diventare la Porta del Mediterraneo.

“La mia idea è un territorio che va da Giammoro a Taormina, senza escludere Reggio Calabria ovviamente. Dobbiamo costruire ponti di cultura. La riunione con i sindaci della Calabria ha un obiettivo: portare al governo Letta proposte concrete per quel diritto alla continuità territoriale che ci viene negato”.

Rosaria Brancato