Prendete una Moment prima di leggere: guida al frullato dei partiti. La grande bugia del bipolarismo.

Tutto è iniziato con Nino Germanà. La scorsa settimana ho incontrato il deputato regionale del Nuovo centro destra e gli ho fatto una domanda a proposito della sua futura collocazione politica. Da lì ho iniziato a fare una serie di riflessioni che mi hanno portato in un labirinto. Non mi ci raccapezzavo più. Ne ho concluso che l’ipocrisia del bipolarismo cela un trasformismo diventato regola di governo, non più eccezione. E tanti anni dopo Gaber “cos’è la destra, cos’è la sinistra” mi sono ritrovata a rimpiangere il proporzionale, che almeno i partiti minori li tutelava e non li costringeva al bivio: o ti fagocito o muori. All’ipocrisia del bipolarismo ed alla bugia dell’alternanza preferisco la schiettezza del proporzionale e del pentapartito.

Sono entrata nel labirinto quando ho chiesto a Nino Germanà, Ncd, lumi sul suo futuro. Radio Palazzo lo dà il lunedì in dirittura Pd, il martedì fermo con l’Udc in Area Popolare, il mercoledì federato con Sicilia Futura, il giovedì tornato alle origini in Forza Italia, il venerdì alleato di Forza Italia con Area popolare. Nel week-end sta a Brolo. Tutte ipotesi oggi possibili nonostante contemplino quasi l’intero arco partitico. A naso escludo che Germanà, tra i pionieri di Forza Italia a Messina, e che è stato uno dei più giovani deputati nazionali, salvo poi coraggiosamente rinunciare alla poltrona di Roma per quella di Palermo, passi al Pd. Ma alzi la mano chi non ha pensato almeno una volta che Renzi è il figlio segreto di Berlusconi. Pare che Silvio stia chiedendo il test di paternità.

Così sono entrata nel tunnel. E a proposito del rispetto della volontà degli elettori vorrei ricordare che dal 2011 ad oggi, tra Monti, Letta e Renzi, i nostri Presidenti del Consiglio non sono stati votati dagli elettori (nessuno dei 3 si è candidato come premier alla guida delle rispettive coalizioni. Ci hanno fatto votare indicando un candidato alla Presidenza, ignorando poi le indicazioni delle urne). Dirò di più. Ci stiamo facendo cambiare la Costituzione da un Presidente del Consiglio che non abbiamo eletto in quanto tale.

Entriamo nel labirinto del finto bipolarismo e della bugia dell’alternanza.

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GOVERNO E PARLAMENTO

1)Nel febbraio 2013, appena 3 anni fa, gli italiani hanno votato per le Politiche. Il popolo Pd ha votato Bersani, il popolo Pdl ha votato Berlusconi, il M5S Grillo. Nel 2016 nessuno dei candidati alla poltrona di Presidente del Consiglio è premier (presa per i fondelli n°1, ovvero che abbiamo votato a fare il candidato premier se poi ci mettete chi volete?) 2) Nel 2013 le elezioni le ha vinte il Pd. Dal mese di marzo 2013 però abbiamo un governo di centro-sinistra-destra. Gli elettori del Pdl, che hanno votato un programma di centro-destra a febbraio, un mese dopo si sono trovati al governo con Letta. Stessa situazione, ma ribaltata, per l’elettore Pd che si è trovato al governo con Alfano (presa per i fondelli n°2, ovvero che abbiamo votato a fare in base ai programmi?) 3)Nel 2014 Alfano divorzia dopo 20 anni da Berlusconi e nasce il Nuovo centro destra diventando il miglior alleato di Renzi. Si chiama nuovo centro destra perchè la novità sta nel fatto che la destra governa con la sinistra in un sistema che agli elettori è stato annunciato come alternanza (presa per i fondelli n°3, l’alternanza è una bugia, c’è la coesistenza). 4) Il Patto del Nazareno è la prova che Renzi è il delfino che Berlusconi ha sempre sognato. 5) Nel 2015 arriva l’Ala di Denis Verdini, ex Berlusconiano di ferro, che approda alla corte del Presidente. Si chiama Ala perché fa volare un esercito di forzisti direttamente in casa Renzi. Diventano fan di Matteo persino Manuela Repetti e il marito Sandro Bondi, che dopo aver scritto decine di poesie a Berlusconi, mamma Rosa e via dicendo è in cerca di nuove muse. 6)Anche il M5S ha avuto le sue fughe, verso il gruppo misto o verso il Pd 7)Gli unici che stanno davvero antipatici al Presidente del consiglio sono i deputati di sinistra (quella vera). 8) Nel 2016 si sussurra che se non cambierà l‘Italicum (che è la tomba dei partiti minori) il finto-Pd farà incetta ufficiale di mezzo Ncd-Udc nonché di Forza Italia. Insomma, come nel film saranno “tutti pazzi per Matteo”. La domanda è: ma non eravamo nel paradiso dell’alternanza?

REGIONE-ARS

1)Nell’ottobre del 2012, appena 3 anni e mezzo fa, viene eletto Presidente della Regione Rosario Crocetta, sostenuto da Pd e Udc. Ha una maggioranza risicata e la prima cosa che dichiara a Santoro è: “non farò il mercato delle vacche se non ho voti in Aula si torna alle urne”. Tre anni dopo l’Ars pare il pascolo della Vallelata e la collina di Heidi e lui ha raddoppiato i deputati a sostegno. 2) Il dodicesimo assessore del Crocetta quater è targato Ncd. Si chiama Carlo Vermiglio, messinese, ed è in quota Germanà-D’Alia. 3)Il Ncd nel 2012 non esisteva, era Pdl e come tanti, compresi i deputati Mpa ha votato Miccichè o Musumeci ed era all’opposizione. 4)Dal 2012 ad oggi c’è stato un tale cambio di casacche da far invidia alle sfilate di moda. Ex cuffariani, ex lombardiani, ex Pdl, ex forzisti, ex qualsiasi cosa tranne che Pd, sono ora “Tutti pazzi per Saro”. Il simbolo è Alice Anselmo, eletta nel listino e approdata, dopo 7 cambi di gruppo alla poltrona di capugruppo Pd che fu di Cracolici (che è Pd da lunga pezza). La Anselmo è renziana di ferro (da pochi mesi) ed è stata incoronata da Faraone: “Noi siamo inclusivi, mica ci possiamo mettere a controllare il curriculum dei comunisti”. 5)Un elettore di centro-sinistra che nel 2012 ha votato Crocetta si trova adesso al governo, nei sottogoverni e tra gli alleati, gli avversari di 3 anni fa. Con Battiato e Zichichi in giunta le cose erano meno confuse di adesso. O meglio, ci sentivamo meno presi in giro.

MESSINA

1)Nel giugno 2013 i messinesi hanno eletto Renato Accorinti, sostenuto da una lista civica. In Consiglio comunale invece hanno eletto 40 consiglieri dei quali 36 rappresentati dai partiti e 4 dalla lista del sindaco. Il popolo di centro-destra ha votato Garofalo (candidato del Pdl) o Scoglio (lista civica di centro-destra). Il popolo di centro-sinistra ha votato Felice Calabrò (candidato Pd-Udc-Dr-Megafono). 2) Da allora ad oggi si registra la trasmigrazione dei consiglieri delle liste Pd a Forza Italia, il movimento che ha appoggiato Accorinti dimezza i consiglieri a 2. 3)Nel 2014 gli eredi del Pdl hanno divorziato così oggi il Nuovo centro destra (che nel 2013 ha sostenuto Garofalo) sta per formare il gruppo di Area Popolare con l’Udc (che aveva sostenuto Calabrò). Calabrò resta nel Pd ma non è stato eletto in Consiglio. 4)Nel 2016 ci sono consiglieri che avevano votato Garofalo che adesso stanno per unirsi in squadra con quelli dell’Udc che avevano votato Calabrò e dall’altra parte consiglieri del Pd che avevano votato Calabrò che ora sono insieme a quelli di Forza Italia che avevano votato per Garofalo. 5)Non sappiamo se nei prossimi mesi Area Popolare deciderà di allearsi o con Pd o con il centro destra ed il quadro cambierebbe ancora.

Chi grida allo scandalo è lo stesso Pd che a Roma si sta annettendo, senza passaggio dalle urne, mezzo Ncd e mezza Forza Italia ed in Sicilia tiene in vita Crocetta con lo stesso sistema. E senza passaggio alle urne stanno cambiando la Nostra Costituzione. Complimenti.

Penso che il bipolarismo e l’alternanza siano morti sul nascere, che destra e sinistra siano entrati in un frullatore dal quale è uscita una cosa strana.

Penso infine che di rispetto degli elettori oggi non debba parlare nessuno, né da un lato né da un altro.

P.s. vi chiederete cosa ha risposto Germanà alla mia domanda. Al momento resta in Area Popolare con l’Udc.

Rosaria Brancato