Una ferrovia sospesa al posto del Ponte sullo Stretto. L’idea progetto presentata a Milano

Una interconnessione urbana che parte dalla Stazione Marittima di Messina ed arriva all’aeroporto di Reggio Calabria in 15 minuti. L’idea progetto degli ing. Achille Baratta, Massimo Majowjecki e Giovanna Baratta è stata presentata al Circolo della Stampa di Milano e nasce dall’intervento di attraversamento già utilizzato dall’Enel, ampliato e cambiato. L’obiettivo è quello di approfittare anche delle nuove pieghe e possibilità che offre il nuovo Codice degli Appalti che consente la realizzazione in lotti funzionali (nel caso specifico saranno 30) impegnando così le imprese più piccole ed anche i professionisti locali che potranno dirigere i lavori in modo coordinato.

I relatori si sono divisi i compiti: l’ing. Baratta ha illustrato le caratteristiche attuali dello Stretto facendo poi un riferimento all’elettrodotto Enel, oggi abbandonato con due piloni esistenti, raffrontando la soluzione di progetto anche con quella del ponte ferroviario. L’ing. Majowiecki ha evidenziato in modo particolare l’attraversamento dello Stretto illustrandone sia le caratteristiche tecniche e dimensionali che quelle architettoniche attraverso grafici e quant’ altro è servito al progetto-idea al fine di renderlo comprensibile ed apprezzabile.

L’ing. Baratta ha fatto riferimento al progetto del ponte ed al suo costo, che è stato indicato in 8,5 miliardi di euro, mentre l’importo del contenzioso è di 700 milioni di euro. Per la realizzazione di questo progetto, è prevista una spesa pari al 10% circa dell’importo calcolato per la realizzazione del ponte: circa 850 milioni di euro: “Questa soluzione – ha affermato – consentirebbe pertanto l’annullamento dell’importo di contenzioso ed allo stesso tempo la realizzazione di un’opera senza precedenti progettuali a livello mondiale creando inoltre innumerevoli nuovi posti di lavoro per le imprese ed i professionisti locali con un immediato rilancio dell’economia Italiana”.

IL PROGETTO

Lo studio dell’attraversamento dello Stretto ha portato a progettare una funivia aerea innovativa, costituita da 40 appoggi stazione che costituiscono il nodo portante dell’idea progetto cambiandone solo la luce. Si sono previsti infatti i vari collegamenti con gli appoggi/stazione. Le cabine viaggeranno sempre a 70 metri sul livello del mare per cui l’altezza varierà in dipendenza del sito e della sua altezza e riducendola (secondo i casi) da 70 a 20 metri. La lunghezza dal lato della Sicilia è di 13 km 486 metri; quella dell’attraversamento 3 km e mezzo, quella sulla costa calabra di 19 km 571 metri, per un totale di 37 km 606 metri. Partendo dalla stazione di Messina, 8 tratti interessano direttamente il mare, altri invece costeggiano la riviera utilizzando i percorsi sopra le strade. Dal lato della Calabria, dopo un primo tratto di raccordo, tutto si svolgerà utilizzando le aree sopra l’autostrada, fino all’aeroporto di Reggio Calabria. Con la soluzione adottata non si procederà ad espropriazioni o altre servitù, poiché il percorso prescelto non interessa mai fabbricati nei centri abitati interessati. Le 40 fermate servono a collegare sia le frazione che i centri abitati di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. In considerazione del flusso studentesco il collegamento interessa direttamente i due poli universitari ed anche le strutture sanitarie saranno collegate. Dal punto di vista economico la soluzione proposta ha una valenza turistica straordinaria, che tende a diventare il vero rilancio economico della bellezza dello Stretto di Messina, costituendone un’ulteriore attrazione al turismo di crociera che interessa in modo particolare i due porti. Il progetto non altera l’esistente con opere di qualsiasi genere, utilizzando e sorvolando le strutture viarie esistenti. Lavorando in parallelo si potrà garantire l’esecuzione in tempi brevi senza alterare il territorio e la sua regolamentazione urbanistica. La soluzione sarà energicamente autosufficiente perché dotata di strutture eoliche e fotovoltaiche che produrranno l’energia elettrica necessaria al trasporto ed all’ illuminazione a led dell’intera struttura e in considerazione dell’altezza è indenne dagli effetti di un eventuale maremoto. L’attraversamento dello Stretto si ottiene tramite un ponte sospeso in tensostruttura spaziale a doppio effetto. Il servizio dovrebbe mantenersi con i propri incassi ma non si è ancora pensato ad un’equazione costi – benefici. Il vero apporto economico dovrà arrivare dal turismo. Per l’aspetto economico – politico, nel progetto, figurano i nomi dell’ex presidente della Regione (dal 1992 al 1993) Giuseppe Campione e dell’attuale presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone.

FERROVIE SOSPESE IN ESERCIZIO

Sono presenti solo in tre Stati al mondo. In Giappone (a Chiba, Tokio e tra Kamakura e Fujisawa), in Germania (a Dortmund, Dresda, Dusseldorf e Wuppertal) e negli Stati Uniti d’America (a Memphis, in Tennessee). La più estesa, 15 km, è quella di Chiba, meno della metà rispetto ai 37 km previsti dall'idea-progetto sullo Stretto.

PROGETTO AEROBUS

L’idea pensata dagli ing. Baratta e Majowiecki è sulla scia del progetto Aerobus, sperimentato in Svizzera, Germania e Canada negli anni ’70. In Germania, a Mannheim (3 km), è stato in funzione per sei mesi nel 1975, trasportando 2 milioni e 200mila persone. In Canada, a Mont Sainte Anne, è rimasto attivo dal 1975 al 1992. Al momento, però, il sistema non è operativo in nessun posto al mondo. Il sistema di trasporto aerobus consiste in carrozze motorizzate alimentate da energia elettrica che si muovono sospese a un cavo. Negli ultimi anni sono stati progettati (ma mai realizzati) sistemi di aerobus per le città cinesi di Chongqing (2,6 km, poi abbandonato) e Weihai (4 km, progetto fermo) e per la Malacca Aerorail (9,5 km in una prima fase più 8,7 km in una seconda fase, progetto rinviato a tempo indefinito), in Malesia, tramite una ferrovia sospesa con una struttura di sostegno più leggera rispetto alle installazioni sperimentate in passato. Le rotaie in alluminio vengono appese a costruzioni a cavo secondo la modalità di ponte sospeso (la distanza fra piloni massima è pari a 600 metri), attorniate dai carrelli dall'esterno.