Il commissario Croce firma la delibera che dà il via alla nuova Atm

Un altro passo verso la nuova Atm. A compierlo il Commissario di Palazzo Zanca Luigi Croce che ha messo la sua firma in calce alla delibera che da il via alla costituzione della nuova Spa. Prima di chiudere con il passato però il provvedimento dovrà approdare in aula e passare al voto del consiglio comunale. Il commissario però intanto ha fatto la sua parte, ha usato i poteri della Giunta per esitare l’atto, il prossimo passaggio sarà in consiglio. La delibera prevede la costituzione dell’Azienda Trasporti Messina spa che partirà con un capitale iniziale di 120 mila euro e subentrerà all’attuale Atm in tutti i servizi gestiti. Il provvedimento prevede anche l’ingresso di soci privati. Il 51% del capitale sarà pubblico, il restante 49% potrà invece essere acquisito da investitori esterni da reperire attraverso un doppio bando di gara europeo (doppio nel senso che eventuali investimenti dovranno basarsi sia su capitali che su competenze per offrire servizi).

Per quanto riguarda l’attuale Atm sarà sciolta e liquidata solo dopo la creazione della Spa. Per questa fase saranno nominati tre commissari che si occuperanno di far fronte a tutti gli adempimenti previsti dalla legge.

La delibera detta anche i tempi di lavoro per arrivare alla nuova società: entro 90 giorni dall’approvazione in aula dovranno essere presentati piano finanziario e piano industriale, basi necessarie per approdare ad una società che dovrà gestire ogni attività connessa a traffico e mobilità, manutenzione per conto proprio o anche per soggetti esterni, gestione e vendita dei ricambi, segnaletica, aree di sosta, rimozione coatta, semafori, controllo accessi e transiti, passi carrabili, affissione cartellonistica pubblicitaria e rimozione cartellonistica abusiva. Tra l’altro potrà essere considerata agenzia del Comune per la mobilità, organo deputato al controllo e alla gestione di tutto l’esercizio di trasporto nel territorio comunale.

Tra i vari punti inseriti nella delibera ci sono anche i compensi che andranno al Presidente della Spa e ai membri del Cda: per la prima carica ammontano al 70% dell’indennità del Sindaco, per il consiglio di amministrazione si attestano invece al 40%. Passaggi che sempre nelle scorse settimane erano stati anticipate dal business plan presentato dal Commissario Spicuzza, un report che ipotizzava costi di produzione, ricavi e investimenti per i prossimi 3 anni. Proprio da quel documento emergeva che la composizione societaria sarà costituita dall’assemblea dei soci, un Consiglio di Amministrazione e un Collegio sindacale. Costo previsto dal business plan per questi ultimi due organi: oltre 200mila euro annui per il Cda e più di 100mila per il collegio.

La delibera lo scorso lunedì era stata presentata alle organizzazioni sindacali durante un incontro a Palazzo Zanca, ma i sindacati avevano chiesto ulteriori aggiornamenti prima del voto in aula per avere maggiori dettagli su alcuni passaggi poco chiari. Ad esempio il personale. Non emergono garanzie sul mantenimento dei parametri e dei diritti occupazionali, la delibera prevede il passaggio nella nuova società di tutto il personale attualmente in forza all’Atm ma senza spiegare come questo personale verrà impiegato. Considerato che al suo interno l’azienda avrà tre rami che si occuperanno distintamente di officine, ztl e trasporto pubblico, il provvedimento dovrebbe quantomeno chiarire come saranno ripartiti i dipendenti. Per il sindacato Orsa si tratta infatti di una delibera troppo vaga e fumosa, che ricalca molto quella presentata dal sindaco Buzzanca il 14 febbraio del 2012 e che necessita di ulteriori dettagli. Il Commissario però intanto ha deciso di firmarla. La palla passa adesso in consiglio. Le organizzazioni sindacali però non resteranno di certo a guardare.

(Francesca Stornante)

Giovedì, 11 aprile, 2013 – 18:28