Massaro, Orsa: Serve concorso per autisti Atm. Tutela per chi è in graduatoria

Noi non denigriamo nessuno, stiamo parlando di persone con professionalità e competenza, ma non si può fare demagogia con l’agenzia interinale. Al sindaco diciamo: mancano autisti all’Atm? Bene, l’unica soluzione è un CONCORSO pubblico, gestito direttamente dalla pubblica amministrazione e che preveda, per quanti sono stati assunti a tempo determinato tramite le selezioni con l’agenzia interinale un punteggio più alto. Ma non possiamo pensare che se mancano 44 autisti vengano assorbiti automaticamente tutti quelli che sono stati scelti dall’agenzia”.

Mariano Massaro, segretario regionale dell’Orsa Trasporti vuol sgomberare il campo da quelle polemiche che individuano nel sindacato un “nemico” di quanti sono stati selezionati dall’agenzia interinale scelta dall’Atm. Dopo l’Operazione Terzo Livello, l’arresto dell’ex presidente del consiglio Emilia Barrile e la sospensione del direttore generale Atm De Almagro (protagonisti del caso dell’assunzione di un autista attraverso la selezione del 2016) le polemiche si sono riaccese.

De Luca raccogliendo le segnalazioni dell’ex presidente del consiglio comunale Pippo Previti (e non solo) aveva congelato la selezione di quest’anno, poi “scongelandola”. Ma le polemiche sulla mancata pubblicazione delle graduatorie e dei criteri adottati per la selezione degli autisti, infuriano.

Noi siamo per la stabilizzazione- prosegue Massaro- Ma vogliamo anche capire cosa intende fare l’amministrazione e chiarire alcuni aspetti. Non si può utilizzare una selezione gestita esternamente per ottenere un’automatica assunzione a tempo indeterminato in un posto pubblico. Allo stesso modo non sarebbe giusto penalizzare queste persone selezionate negli ultimi due anni che stanno lavorando tantissimo ed anche bene. Non hanno avuto incidenti e non ci sono state lamentele. Però non ci piace essere presi in giro. Foti ha dichiarato che i candidati sono stati selezionati esclusivamente dall’agenzia secondo criteri meritocratici. Non è così. Lui stesso in Commissione consiliare ha dichiarato che l’ultima parola spetta ad Ennio Quaranta, che è dirigente Atm. L’agenzia fa una prima scrematura, ma la parola finale spetta all’Atm. Noi adesso ci chiediamo: perché, visto che mancano autisti, non procedere con un regolare concorso pubblico? L’Atm ha preferito spendere 400 mila euro da dare ad un’agenzia esterna quando questi soldi potrebbero essere destinati all’assunzione di autisti”.

Secondo Massaro un concorso pubblico oltre al risparmio garantirebbe maggiore trasparenza e potrebbe prevedere una “riserva” di posti per quanti hanno già messo “un piede” all’Atm attraverso le selezioni.

Perché non si conoscono le graduatorie? Da noi vengono molti candidati esclusi. Sarebbe per loro anche una rassicurazione sapere se il loro punteggio è più basso perché hanno minori ore di guida o per altri motivi. Inoltre una graduatoria può consentire lo scorrimento”.

L’Orsa e De Luca si guardano a vista e il sindacato suggerisce di effettuare subito uno screening tra i dipendenti Atm per verificare chi ha la patente (e magari è stato assunto come autista) ma è utilizzato negli uffici. Nessuna preclusione in merito alla proposta del sindaco di informatizzare le Ztl purchè non s’intacchino i livelli occupazionali e non vengano licenziati gli addetti alla sosta nelle zone blu, che dovrebbero quindi essere spostati ad altro servizio.

L’Atm è un’azienda che si occupa di trasporto pubblico quindi è logico che servano autisti– spiega Massaro– De Luca se vuole fare tagli in altri settori dell’amministrazione deve usare quel che risparmia per l’Atm. Prima però deve verificare quanti hanno la patente e sono negli uffici. Ci sono alcuni sindacalisti che hanno usato il ruolo sindacale per evitare di fare gli autisti e approfittare di promozioni. Ci sono state assegnazioni di parametri fatte per singole persone e questo io l’ho denunciato. Il nostro segretario aziendale Orsa Giovanni Burgio superò la selezione per la promozione. Gli abbiamo fatto gli auguri, sarebbe comunque rimasto tesserato ma non dovevano esserci commistioni. E’ un fatto morale. Lui ha rinunciato alla promozione ed è rimasto segretario aziendale dell’Orsa. Purtroppo altri sindacalisti hanno fatto diversamente. A Foti vorrei chiedere come mai tutti i rappresentanti sindacali in questi anni con lui hanno fatto carriera? Io ho denunciato, anche in procura, il caso di De Almagro. La selezione sembrava fatta su misura per lui al punto che presentarono domanda solo in due e furono costretti a mettere una proroga. Ma era una selezione su misura, solo lui aveva i requisiti. Per non parlare di Foti, scelto dall’assessore Cacciola, ma queste sono cose che ho detto spesso negli anni scorsi. Adesso pensiamo al futuro dell’Atm. Servono autisti e la strada è una sola: il concorso con una riserva per chi è tra i selezionati. Prima però si verifichi quanti autisti ci sono veramente in azienda e si pubblichino le graduatorie”.

Rosaria Brancato