Nizza. Disponibilità del Comune ad accogliere condannati per lavori di pubblica utilità

Dopo Sant’Alessio Siculo, anche Nizza di Sicilia ha dato la propria disponibilità ad “ospitare” nel proprio comune condannati e imputati perché svolgano lavori di pubblica utilità. In base agli artt. 186c. 9 bis e 187 c.8 bis del codice della strada, infatti, le pene detentive e pecuniarie per detti reati possono essere sostituite dal giudice con quella del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere presso i Comuni o presso Enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato. In data 8 ottobre il sindaco Di Tommaso ha comunicato la propria disponibilità ad accogliere soggetti sottoposti a trattamenti rieducativi mediante il coinvolgimento degli stessi in attività di rilievo sociale e con determina sindacale n. 28 del 19 ottobre ha approvato lo schema di convenzione con l’Uepe di Messina. Come prevede la convenzione, che ha durata quinquennale, “l’attività lavorativa svolta dal condannato nei confronti della collettività, segue un progetto elaborato dell'Ente in collaborazione e secondo le indicazioni specifiche impartite dall'Ufficio di esecuzione penale esterna”. A carico dell’Ente ospitante c’è l’assicurazione del condannato/imputato contro infortuni sul lavoro, nonché riguardo la responsabilità civile verso terzi. Il lavoro viene svolto a titolo gratuito e non può avere durata inferiore a dieci giorni.

Giusy Briguglio