Riaperto il porto di Tremestieri. La città può tornare a respirare

Le ultime operazioni si sono concluse ieri, quando la draga della ditta Scuttari ha eliminato alcune asperità rimaste sul fondale, che adesso è profondo almeno 6 metri in tutto il bacino. Ci sono dunque tutte le condizioni perché le navi tornino al porto di Tremestieri e, di conseguenza, il centro città si liberi dall’invasione dei tir. Dopo i rilievi della mattina, la riapertura è avvenuta alle ore 14.

Sono trascorsi quasi due mesi da quel 21 febbraio, giorno in cui l’approdo si insabbiò nuovamente dopo essere rimasto in funzione per appena 25 giorni. L’insabbiamento precedente, infatti, aveva comportato la chiusura per 84 giorni, dal 5 novembre al 28 gennaio.

Stavolta le operazioni sono state più “celeri”, se così si può dire, ma il rischio era quello di raggiungere quel record negativo, anche perché l’Autorità Portuale aveva manifestato l’intenzione di fermarsi per timore che tutto si possa ripetere per l’ennesima volta. Alla fine è passata la linea dell’amministrazione comunale, che temeva guai peggiori in caso di mancato intervento e si dice ottimista sul futuro a breve termine.

Nuovi elementi entreranno in gioco, tra maggio e giugno, quando arriveranno gli esiti dello studio affidato al Dhi, il Danish Hydraulic Institute, per trovare soluzioni all’annoso problema. Ma è soprattutto sul fronte dell’ampliamento che si gioca il futuro del porto. Il sindaco è tornato soddisfatto da Roma, dove al Ministero delle Infrastrutture ha incontrato il direttore generale del trasporto marittimo, Enrico Pujia. “Pur con tutte le cautele dovute alla delicatezza della questione – ha spiegato Accorinti – siamo a questo punto molto fiduciosi che le somme possano ugualmente essere utilizzate”. Il riferimento è al mutuo da 35 milioni, in scadenza al prossimo dicembre, che la Banca Dexia non vuole rinnovare. Potrebbe essere il Governo ad estinguere il prestito e girare i fondi al Comune. Quando arriverà l’ufficialità, sarà un passo decisivo verso la firma del contratto con la Coedmar, che ha già pronto il progetto definitivo. Nell’arco di un mese, o poco più, il futuro del porto di Tremestieri potrebbe finalmente essere più roseo.

(Marco Ipsale)