Da Messina a Roma in 5 ore e 10, si risparmiano 22 minuti. Ma al ritorno non c’è l’aliscafo

La notizia arriva dalla giunta regionale calabrese e, in effetti, per loro è un grande risultato. Dal prossimo 11 dicembre il Frecciargento percorrerà la tratta Villa San Giovanni – Roma in 4 ore e 31 minuti all’andata (oggi impiega 4 ore e 54 minuti) e in 4 ore e 26 minuti al ritorno (oggi impiega 4 ore e 57 minuti), bypassando la stazione di Napoli Centrale. Un risparmio che era atteso con l'orario del prossimo giugno, quand’è prevista l'inaugurazione e una breve fermata della nuova stazione passante di Napoli Afragola, ma che è stato anticipato proprio su pressione dell’amministrazione calabrese.

4 ore e mezza da Villa a Roma è finalmente un buon prodotto, soprattutto se si pensa che fino a qualche anno fa raggiungere la capitale era un’odissea. Se però per i calabresi Roma è più vicina (da Lamezia poco più di 3 ore e mezza, da Paola poco più di 3 ore), non lo è altrettanto per i messinesi, che godranno del risparmio in misura minore. Col nuovo orario, infatti, che da oggi sarà visibile sui sistemi informativi di Trenitalia, la partenza del Frecciargento è stata posticipata di 11 minuti. Al momento è prevista alle 6.37 da Reggio Calabria e alle 6.53 da Villa San Giovanni mentre, dall'11 dicembre, il treno partirà alle 6.48 da Reggio e alle 7.04 da Villa. Vuol dire che per i messinesi che utilizzano la coincidenza dell’aliscafo Bluferries (che parte da Messina alle 6.15 e arriva puntuale a Villa alle 6.35) si prolungherebbe inutilmente l’attesa in Calabria, prima di poter salire sul treno. Oggi, infatti, l’aliscafo arriva alle 6.35 e il treno parte alle 6.53, uno stacco di 18 minuti “perfetto” per usufruire al meglio e con calma della coincidenza. Dall'11 dicembre, con partenza posticipata alle 7.04, lo stacco aumenterebbe fino a 29 minuti. Ecco perché se da Villa San Giovanni il risparmio sarà di 23 minuti, da Messina sarebbe solo di 12, con partenza dell’aliscafo alle 6.15 e arrivo a Roma alle 11.35. Un tempo di 5 ore e 20 minuti, che si può ancora ridurre ma è comunque il minore possibile per raggiungere la capitale e diventa concorrenziale con l’aereo (prezzi permettendo) se si considerano i tempi di attesa negli aeroporti, peraltro sempre lontani da Messina.

Il vero problema, per i messinesi, è il treno di ritorno. L’orario di partenza da Roma sarà sempre lo stesso, le 17.30, ma qui i tempi di percorrenza saranno ulteriormente ridotti anche rispetto all’andata, tanto che si arriverà a Villa dopo sole 4 ore e 26 minuti, alle 21.56, ben 31 minuti prima rispetto all’arrivo di adesso, previsto alle 22.27. Ma 22.27 o 21.56 per i messinesi non cambia assolutamente nulla perché né ad un orario né all’altro esiste un aliscafo di rientro, visto che l’ultima corsa è prevista alle 20.20. Sia adesso che dall'11 dicembre non resterà che andare a piedi, con bagagli al seguito su una strada disastrata, fino agli imbarchi della Caronte, irraggiungibili per le persone a mobilità ridotta, e poi attendere la nave delle 22.50. In pratica si arriverà a Villa alle 21.56 ma a Messina solo alle 23.10, ben 1 ora e 14 minuti per attraversare lo Stretto.

Logica vorrebbe la previsione di un aliscafo alle 22.10, che ovviamente ritardi la partenza in caso di ritardo del Frecciargento. Servirebbe, però, la spinta politica da parte delle istituzioni siciliane, in particolare messinesi. Agli altri siciliani, infatti, del Frecciargento importa poco, per il semplice fatto che Roma è più facilmente raggiungibile in aereo vista la vicinanza degli aeroporti e visto che, ad esempio, la tratta Messina – Palermo si percorre in un tempo variabile tra le 2 ore e 47 minuti e le 4 ore e 20, praticamente lo stesso tempo, quest’ultimo, che si impiegherà da Roma a Villa, la cui distanza è più del triplo.

E se la Sicilia dorme, la Calabria è invece ben sveglia, come dimostra il risultato ottenuto: “I tempi di percorrenza della tratta Reggio–Roma vanno ulteriormente ridotti – dice il presidente della regione calabra, Mario Oliverio -, questo anche alla luce della prossima apertura della stazione ferroviaria di Napoli Afragola, che sarà la stazione di riferimento di Napoli per l’Alta Velocità in luogo di Napoli Centrale. I passi immediati che contiamo di discutere per rendere ancora più efficiente il servizio di trasporto ferroviario riguardano l’ottimizzazione degli orari per consentire l’arrivo a Roma in un tempo tale da rendere utilizzabile anche la mattinata per chi si reca nella capitale, il potenziamento complessivo dei servizi a libero mercato, il miglioramento dei servizi per l’attraversamento dello Stretto”. Vantaggi che si rifletterebbero anche su Messina, chissà non si riesca in questo "miracolo".

AGGIORNAMENTO: Sembra già risolto il primo dei due problemi legati all'utilizzo del Frecciargento per i messinesi. Non è ancora ufficiale ma molto probabilmente, dall'11 dicembre, Bluferries posticiperà la partenza del primo aliscafo dalle 6.15 alle 6.25, in modo tale che anche per i messinesi ci possa essere un risparmio di tempo consistente (22 minuti) nel viaggio verso Roma, che così si ridurrebbe a 5 ore e 10 minuti. Della seconda questione, invece, la previsione di una nuova corsa veloce intorno alle 22.10, se ne parlerà lunedì prossimo, quand'è previsto il confronto tra i sindacati e Trenitalia sul nuovo orario. "Abbiamo già richiesto l'aumento dei collegamenti anche notturni – dice il neo responsabile della mobilità di Uil Sicilia, Michele Barresi – e spingeremo per la sinergia di tutte le coincidenze tra i treni Freccia calabresi e i regionali delle dorsali ioniche e tirreniche siciliane".

(Marco Ipsale)