Il dissesto del Comune ancora dietro l’angolo, il Ministero chiede chiarimenti

Il dissesto del Comune è scongiurato? Nient’affatto. Il Ministero dell’Interno ha recapitato a Palazzo Zanca e per conoscenza anche alla Prefettura ed alla sezione regionale della Corte dei Conti una lettera avente per oggetto: “Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Richiesta istruttoria”. Il documento consta di 11 punti, che corrispondono ed altrettante richieste di carte e documentazioni, che dovranno arrivare sulla scrivania del Ministero entro 30 giorni dal momento del ricevimento della lettera e che serviranno alla Sottocommissione appositamente istituita per la stabilità degli enti locali. In pratica, da Roma chiedono chiarimenti, delucidazioni ed integrazioni al piano pluriennale di riequilibrio, dalla cui approvazione dipende l'erogazione di un fondo di circa 50 milioni di euro e, dunque, la salvezza finanziaria del Comune, che altrimenti sarebbe condannato al deafult.

Vediamo nel dettaglio le richieste di chiarimento avanzate dal Dicastero dell’Interno.

Innanzitutto , il Ministero chiede un aggiornamento dei dati al 2013, «atteso che il piano prevede una durata decorrente dal 2013». Chiede inoltre di conoscere «l’esito della procedura di riaccertamento straordinario dei residui richiamata nel piano di riequilibrio e se è stato previsto in bilancio il fondo svalutazione crediti».

Il Governo vuole vederci chiaro anche sul reale stato delle società partecipate e chiede di« conoscere l’esito della verifica sulla situazione delle società partecipate e dei relativi oneri a carico del bilancio, con particolare riferimento alla quantificazione dell’azienda trasporti Atm, nonché l’esito dell’attività di allineamento dei dati contabili con gli organismi partecipati».

Anche sul fronte dei debiti, il piano non ha convinto pienamente il Ministero, che vuole sapere perché le passività potenziali vengono quantificate in 120 milioni al posto di 200 milioni così come appaiono censite.

Sulla rideterminazione delle tariffe dei servizi a domanda individuale vengono richiesti gli estremi dei relativi atti deliberativi. Per quanto riguarda le Entrate dei Titoli I e III, il Ministero chiede al Comune di indicare le tariffe e le aliquote in vigore prima e dopo l’adozione del piano.

Dal Governo vogliono avere delucidazioni anche sull’«esito delle attività di accertamento delle posizioni debitorie aperte nel sistema creditizio e dei procedimenti di realizzazione delle OO.PP. ad esse sottostanti, nonché delle attività di verifica della consistenza ed integrale ripristino dei fondi delle entrate con vincolo di destinazione». Il Ministero chiede, inoltre, «di precisare gli obiettivi e le misure adottate per la riduzione della spesa, nonché l’esito della verifica e valutazione dei costi di tutti i servizi erogati dall’ente»; e ancora «di dare assicurazione circa la copertura integrale dei costi per la gestione del servizio acquedotto e smaltimento rifiuti, nonché sul blocco dell’indebitamento e sulla futura eliminazione degli incremento dei fondi del personale».

Il Ministero sollecita il Comune «a voler specificare le motivazioni a supporto delle previsione di entrata da alienazione immobiliare ed i presumibili tempi di realizzo». Chiede, infine, a Palazzo Zanca di dimostrare l’incremento percentuale e delle entrate tributarie ed extratributarie previsto nell’ambito del Piano di riequilibrio pluriennale, nonché la riduzione percentuale delle spese correnti previste nel suddetto piano». (DLT)

IL LINK PER VISIONARE IL PIANO PLURIENNALE: https://dl.dropbox.com/u/19994076/Ts/relazione%202013.pdf