cronaca

Tribunale di Messina, dopo i topi e le “talpe” arriva il piccione

Qualcuno sostiene stia lì da almeno una settimana, qualche altro ha promosso un vero e proprio sondaggio per scegliergli un nome di battesimo o promuovere la nascita di un comitato per la sua liberazione. Ieri mattina in realtà non s’è visto, ma in effetti non v’era udienza, nell’aula della Corte d’Assise che sembra aver scelto come “dimora”.

Stiamo parlando del piccione che da qualche giorno anima le udienze nella grande aula centrale di palazzo Piacentini, sede degli uffici di giustizia centrali messinesi. Il volatile è stato notato appollaiato placido sui grandi lampadari dell’aula, o sulle balaustre dei finestroni laterali. Non ha dato segni di nervosismo, non pare volersi allontanare: segue quasi attento l’affaccendarsi di giudici, imputati, avvocati e cancellieri qualche metro sotto di lui.

Non è chiaro come sia entrato e da dove, si spera però possa riguadagnare la libertà. Certamente per i frequentatori di Palazzo Piacentini è una presenza animale meno preoccupante dei topi segnalati più volte ai piani seminterrati dell’edificio e delle “talpe” – ovvero i responsabili delle fughe di notizie riservate. In ogni caso ha destato molta curiosità, nei corridoi e negli uffici, negli ultimi giorni.

Il piccione avvistato a Palazzo Piacentini