Fu accusata di aver rapinato e derubato una pensionata: assolta in Appello

Assolta per non aver commesso il fatto. E’ stata questa la decisione presa oggi dalla Corte di Appello di Messina per la vicenda riguardante Concetta Giorgianni, 53enne messinese accusata e condannata in primo grado per rapina e lesioni. Ribaltando la sentenza emessa lo scorso febbraio dalla Presidente Grasso, il collegio d’appello composto dai giudici Tripodi, Sagone e Orlando ha difatti dichiarato la donna non colpevole.

Una vicenda giudiziaria, quella della Giorgianni, piuttosto travagliata. La donna era stata accusata di aver rapito, portandola sulla propria auto, una 73enne messinese che aveva appena prelevato la pensione in posta, impossessandosi poi del denaro, oltre 1000 euro.

Ad accusarla era stata proprio la vittima, dopo esser stata “abbandonata” sul ciglio di una strada. La Giorgianni era stata così sottoposta agli arresti domiciliari per due anni e, in primo grado, condannata a 7 anni e 7 mesi di reclusione per rapina e lesioni. Oggi, accogliendo il ricorso dei legali Bonaventura Candido e Antonello Scordo, la Corte d’Appello ha sostanzialmente ribaltato la condanna.

"C'è sempre un Giudice a Berlino ma ciò non sarà sufficiente a lenire i guasti che la sentenza di primo grado ha provocato ad una moglie, madre e nonna evidentemente innocente”, è stata la dichiarazione del difensore Candido che si domanda “chi risarcirà ora questi danni? Certamente la nostra assistita avrà diritto a presentare il conto allo Stato e noi non le faremo mancare il nostro supporto professionale”. (Veronica Crocitti)