Mancuso: “L’uso delle sedi di Mistretta e Sant’Agata è una promessa”

Il senatore Bruno Mancuso precisa, dopo l’incontro con il Ministro e il Capo del Dipartimento di Giustizia, di non avere mai parlato di “proroga dei tribunali”, bensì di aver riferito testualmente della disponibilità del ministro Anna Maria Cancellieri ad “emanare un decreto che autorizzi, per un periodo di ulteriori due anni, l’utilizzo al servizio del Tribunale di Patti dei locali ospitanti la sezione distaccata di Sant’Agata Militello e del Tribunale di Mistretta”, facendo riferimento a “modalità all’uopo individuate, quali mantenimento dei carichi pendenti o dei soli archivi”.

Si tratterebbe quindi di un provvedimento assolutamente limitato a certe funzioni, così come richiesto in una relazione del Presidente del Tribunale di Patti, condizionato anche dalla disponibilità dei locali da parte delle amministrazioni locali.

“Lungi da me – dichiara il senatore Mancuso – cercare di prendere visibilità o di enfatizzare un impegno che è proprio del ruolo che rivesto. Ritengo sia un mio preciso dovere battermi a difesa del diritto alla giustizia nel territorio dei Nebrodi che viene negato da una legge tanto ingiusta quanto discriminatoria. Aspettiamo la pubblicazione del relativo decreto, se la promessa verrà mantenuta, per analizzarne il dispositivo e fare le valutazioni consequenziali. Non è escluso che i contenuti del provvedimento possano risultare insoddisfacenti rispetto alle reali aspettative degli operatori di giustizia e delle comunità locali. In tal caso, nel rispetto delle decisioni assunte dalle autorità territoriali, mi schiererò al loro fianco con impegno e convinzione per portare avanti una battaglia di giustizia e democrazia”.

Intanto il circolo del “Megafono” di Sant’Agata Militello lamenta le scelte illogiche da parte del governo. “Mentre da Messina a Patti, in 50 km, restano tre presìdi giudiziari, rimane scoperta la fascia sino a Cefalù, oltre 100 km con un bacino d’utenza di oltre 100mila residenti”.