Politica

Tributi, bilanci, investimenti: si scalda confronto tra candidati sindaco dai commercialisti

MESSINA – Focus sulle prospettive di sviluppo dell’economia cittadina, sulla salute dei conti del Comune e sul rapporto tra l’ente locale e i professionisti. Sono questi i principali temi sul tavolo del confronto tra i candidati a sindaco di Messina avvenuto all’Ordine dei Commercialisti.  

Assente Maurizio Croce che ha inviato i propri saluti attraverso l’assessore designato Giuseppe Grazia, i consiglieri dell’Ordine hanno ascoltato Federico Basile, Luigi Sturniolo, Franco De Domenico e Salvatore Todaro. Tutti e quatto i candidati hanno raccolto la principale istanza della categoria, sintetizzata dal presidente Francesco Vito, di coinvolgere maggiormente i professionisti nei processi decisionali amministrativi e nella gestione di alcuni settori fondamentali, come quella dei tributi ad esempio, Ma non soltanto.

La pandemia ci ha visto alle prese con la gestione di molte istante per il reperimento di contributi, agevolazioni e similari  gestiti dal Comune, e non sempre il rapporto con i professionisti è stato efficiente. A farne le spese è stato soprattutto il cittadino o l’azienda al quale il contributo era destinato“, ha ricordato Vito. “Per il futuro, pensando appunto a temi come quello del Pnrr, noi siamo pronti a dare il nostro contributo”. E’ emersa quindi la difficoltà a garantire i servizi da parte del Comune, dove il personale è in costante calo, e la necessità per l’ente di dover affrontare le urgenti scadenze del Pnrr, per non perdere finanziamenti cruciali. Tutti passaggi nei quali il contributo dell’Ordine può rivelarsi fondamentale. Così come fondamentale lo è nel capitolo della riscossione dei tributi.

 Parlando alla platea di tecnici, i candidati hanno  approfondito temi delicati, come quello dei bilanci, degli investimenti da attrarre per gli enti locali, o il capitolo della gestione dei crediti. E non sono mancate le “frecciatine” tra i candidati dei vari schieramenti.

“Purtroppo non tutti i candidati, personalmente o attraverso componenti della loro  squadra, si sono voluti prestare al confronto: per concomitanti impegni o perché non lo ritenevano utile. Peccato, sono emersi dati molto interessanti, tra cui un quadro dei tributi comunali non riscossi, diverso dal racconto che è stato fornito in questi anni”, ha detto Franco De Domenico alla fine dell’incontro.  

“Sono qui soprattutto per raccogliere le istanze dei commercialisti, sia come Ordine che come singolo professionista. Il Comune certamente deve avviare una semplificazione delle procedure per la riscossione dei tributi così come si deve avviare definitivamente l’informatizzazione, tutti processi che gioco forza la pandemia ha rallentato”, ha detto Basile.

“Ascoltare e dialogare con quanti più attori sociali è nel nostro Dna, quindi è per noi semplice raccogliere la richiesta di maggiore ascolto e collaborazione dell’Ordine – ha esordito Sturniolo – e i commercialisti avranno un ruolo essenziale perché penso che la sfida principale per il prossimo sindaco sarà dialogare con lo Stato per uscire dal dualismo dissesto-pre dissesto. Chi meglio di voi può offrire supporto? Io guardo per esempio alla cessione dei crediti inesigibili allo Stato, ad esempio, un argomento che va certamente approfondito”.

“Il tema della riscossione dei tributi è fondamentale sia per i tecnici che per i cittadini – si è inserito Todaro – un Comune deve essere anzitutto in salute e offrire servizi ai cittadini per poter riscuotere da loro i tributi, soprattutto se va a comprimere le fasce deboli”.