Allarme occupazione sanità: i precari rischiano di restare a spasso

E’ di due giorni fa l’ultima circolare inviata dall’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi ai commissari e ai direttori generali delle aziende del Servizio sanitario regionale che segue quella inviata lo scorso 3 agosto avente lo stesso oggetto: “Procedure di Reclutamento per l’anno 2017: DIRETTIVE”.

Ma troppe “DIRETTIVE” rischiano di confondere le amministrazioni tant’è che appaiono già i primi ricorsi al TAR da parte di coloro – e sono tanti – tra dirigenti medici e sanitari, e il personale del comparto, che continuano con il loro sudore a garantire l’esigibilità dei livelli assistenziali, soprattutto nell’emergenza/urgenza e per le patologie tempo dipendenti, alla popolazione siciliana che ancora non vede i benefici tanto decantati, provenienti dalla nuova Rete Ospedaliera.

La denuncia è del sindacato Anaao-Assomed che ha chiesto un incontro urgente all’assessore Gucciardi.

“Questa Rete Ospedaliera, frutto a questo punto più di mediazioni politiche che di corrette analisi dei reali bisogni dei territori, ha visto la vigile attenzione di questa sigla sindacale che nell’ultimo periodo ha concesso una tregua solo perché erano state garantite procedure di reclutamento chiare ed osservanti delle regole sottese dalle norme quadro.

Adesso si rischia una vera guerra tra “poveri” e prima che i ricorsi ai tribunali amministrativi si moltiplichino, chiediamo all’assessore Gucciardi l’immediata convocazione di un tavolo tecnico nella cornice della Conferenza ex art. 6, alla presenza dei direttori generali e dei commissari per una “road Map” delle procedure di reclutamento che preservi tutti dalle lungaggini determinate dalle “sospensive” dei tribunali amministrativi”.

Per il sindacato, se l’assessore sollecita le aziende alla puntuale collaborazione, condividendo graduatorie e procedure, di contro si scatenano scontri come quello recente tra il Policlinico di Messina e l’IRCC Neurolesi Fondazione Bonino, segno che questi tavoli interaziendali non hanno assolutamente funzionato, favorendo appetiti che nulla avevano in comune con la razionalizzazione delle strutture assistenziali.

Ciò che Anaao-Assomed avanza non è una richiesta corporativa volta solo a tutelare diritti dei dirigenti, ma è l’ennesima richiesta volta a garantire i diritti alla salute dei siciliani che meritano per le tasse che pagano, e di non essere tra i cittadini italiani quelli che hanno questi diritti a un livello troppo basso.