Polizia Municipale sotto organico. Il sindacato Li.Po.L. reclama interventi urgenti

Profonda preoccupazione per la condizione di emergenza nella quale da troppo tempo versa il corpo di polizia municipale della città di Messina, da sempre in endemica carenza di organico, è stata espressa quest’oggi da Daniele Minichini, segretario nazionale dalla Li.Po.L.

Sigla sindacale autonoma che in particolare denuncia il protrarsi di una condizione, giunta di fatto ai limiti dell’emergenza, aggravatasi nel corso degli ultimi mesi con un ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro degli agenti di polizia locale.

Nonostante le nuove funzioni e competenze attribuite e trasferite dallo Stato agli enti locali – spiega Minichini – il Corpo di Polizia Municipale di Messina si trova ancora oggi a dover fare i conti con problematiche derivanti da anni di irresponsabile ed incomprensibile abbandono istituzionale.Il segretario della Li.Po.L fornisce anche qualche dato: Il locale corpo di polizia consta di un organico pari circa a 390 unità, a fronte, invece, di un fabbisogno che dovrebbe ricomprenderne almeno 700.

Numeri che parlano da soli – prosegue l’esponente sindacale – ma che allo stesso tempo non sembrano generare alcuna volontà di attivare procedure concorsuali o di mobilità da altri enti, attraverso le quali dare concrete risposte occupazionali. Dei 390 dipendenti inoltre, 68 sono i precari con contratti a termine. Urgenza improcrastinabile vista anche la cronica carenza di coordinatori all’interno del Corpo e l’assenza di concorsi per Commissari Ispettori Superiori, nei quali dare il giusto e doveroso riconoscimento – aggiunge – a quel personale che da anni garantisce le attività di Istituto, spesso assumendosi, per puro spirito di appartenenza ed abnegazione, oneri e responsabilità superiori alle proprie funzioni.

E’ necessario attivare rapidamente quei correttivi necessari al fine di restituire funzionalità operativa e dignità professionale ad un comparto in ginocchio. L’auspicio del dirigente della Li. Po. L è che il Commissario Regionale possa farsi garante di un’immediata attivazione di un programma di interventi a breve, medio e lungo termine capaci di determinare un’inversione di tendenza. (Emma De Maria)