Rinviata a giudizio falsa invalida che percepiva 827 euro al mese

Dovranno comparire davanti al giudice monocratico il 4 novembre 2013 una falsa invalida 74enne di Venetico e la figlia 50enne che l’avrebbe spalleggiata in tutti questi anni.
A rinviarle a giudizio stamani il Gup Maria Teresa Arena che ha accolto la richiesta del PM. L’anziana per una presunta infermità totale percepiva
dal primo gennaio 2005 una pensione d’invalidità di 827 euro mensili di cui 487 a titolo d’indennità d’accompagnamento. La donna, benché risultasse invalida al 100% usciva da casa da sola, attraversava la strada e faceva la spesa. Il tutto è stato documentato con filmati e fotografie dagli uomini della Digos che l’hanno seguita, filmato e fotografato. La donna dal 2005 ad oggi avrebbe indebitamente percepito dall’INPS circa 64.000 euro. Ma potrebbero emergere anche responsabilità a carico dei medici che hanno rilasciato i certificati in cui riportavano una serie di patologie da cui la donna sarebbe stata affetta. A seguito di queste certificazioni sarebbero stati tratti in inganno il consulente nominato dal giudice del lavoro di Messina ed il giudicante che le ha riconosciuto la indennità di accompagnamento.
La donna, al cospetto del consulente tecnico che doveva verificare le sue condizioni, avrebbe simulato una totale compromissione delle sue facoltà mentali, mostrandosi disorientata e del tutto estranea rispetto all’ambiente che la circondava e mostrando segni di grave demenza. La figlia avrebbe inoltre riferito che la madre aveva difficoltà nel parlare, che la situazione era peggiorata nel tempo e che ormai trascorreva le sue giornate in casa rifiutandosi di uscire e di relazionarsi con altre persone