First Aid, condanne più leggere per i falsi incidenti tra Messina e Catania

Sono meno gravose, in secondo grado, le condanne stabilite per gli imputati del processo First Aid, l'inchiesta della Guardia di Finanza di Taormina su un giro di truffe assicurative. In particolare per i professionisti coinvolti, ai quali i giudici hanno in alcuni casi revocate le pene accessorie, in altri trasformato l'interdizione dai pubblici uffici da perpetua a temporanea. Se non avranno problemi di altro genere, quindi, potranno tornare ad esercitare una volta scontata la loro condanna. Ecco il verdetto, arrivato nel tardo pomeriggio di ieri, dei Giudici della Corte d'appello di Messina: 5 anni per Lucio Parisi e Rosario Genati, medico del Pronto Soccorso del Sirina di Taormina, ora interdetti soltanto temporaneamente. Per Parisi cade l'aggravante di essere il capo dell'organizzazione scoperta dai finanzieri. 2 anni a Carmelo Compagino – con obblighi revocati- e Massimo Donato, al quale sono state concesse le attenuanti generiche. Infine due anni e 8 mesi a Salvatore Moschella, e anche per lui sono state revocate le pene accessorie. I giudici hanno rigettato l'appello del PM, riqualificandolo in ricorso per Cassazione, e confermando nel resto la sentenza di primo grado, emessa il 19 febbraio scorso alla fine del processo in abbreviato. Sono state le dichiarazioni di due "falsi incidentati" a far scattare le indagini. Le intercettazioni telefoniche e le indagini hanno svelato i retroscena, facendo emergere una rete di complicità fatta anche di medici che hanno rilasciato certificati sospetti, avvocati, periti, falsi testimoni, protagonisti di incidenti del tutto falsi o "gonfiati". Con gli 11 arresti è scattato anche un ingente sequestro di beni. Hanno difeso gli avv. Enrico Trantino, Fabrizio Alessi, Salvatore Silvestro e Ernesto Pino.

(Alessandra Serio)