Rinviato a giudizio l’ex bancario Fabrizio Ingemi

Il gup del Tribunale di Patti, Alessandro Lia, ha rinviato a giudizio Fabrizio Ingemi, l’ex cassiere della Banca Carige di Capo d’Orlando responsabile, secondo l’accusa, di un ammanco di sette milioni di euro. Ingemmi dovrà comparire il 3 ottobre prossimo davanti ai giudici della sede staccata del tribunale a Sant’Agata Militello.
Quella di Ingemi è una storia incredibile, un giallo che per mesi ha tenuto con il fiato sospeso l’intera provincia di Messina. Il bancario, dopo aver ripulito i conti di numerosi clienti della Banca Carige, era stato arrestato dalla Polizia il 28 ottobre ad Agrigento dove viveva come un barbone, in assoluta miseria. Ingemi era sparito improvvisamente il 26 febbraio dell’anno scorso non appena si manifestarono i primi ammanchi. Dopo essere stato convocato alla direzione generale della Banca Carige a Palermo, il bancario fece perdere le proprie tracce. Partirono le prime denunce da parte delle vittime e si capì subito che dai conti correnti erano spariti diversi milioni. Il 27 febbraio qualcuno lo notò a Porto Empedocle mentre acquistava un biglietto per la nave diretta a Lampedusa. Il telefonino, fino ad allora sempre spento, fu riacceso il 27 marzo mentre si trovava sull’isola. Ingemi fece qualche squillo ai familiari per far capire che stava bene. Da allora più nulla. Il bancario fu notato il 28 ottobre scorso ad Agrigento da un agente della Polizia. Nonostante la barba lunga e gli abiti da clochard fu riconosciuto e bloccato. Ingemi da qualche tempo si appoggiava ad un’associazione di volontariato che gli consentiva di dormire nella sede. Dei soldi nessuna traccia e nessuna spiegazione sulla loro fine. Ora Ingemi dovrà rispondere di furto e riciclaggio.