Daniela Bruno espulsa dall’Mpa-Pds. Il commissario Andò: “Un comportamento indecoroso”

Un sonoro “arrivederci” che la diretta interessata, la signora Daniela Bruno, ricorderà a lungo. Ci limitiamo a questo appellativo, senza soffermarci su nessuna etichetta politica, perché da questo pomeriggio l’ex-assessore della giunta Ricevuto, è diventa anche un’ex dell’Mpa-Pds. Lo annuncia con parole nette e decisamente marcate, il commissario provinciale del Partito, Antonio Andò, che mostra di aver mal digerito, anzi di non aver digerito affatto il recente atteggiamento della Bruno. Quale? Quello relativo alle “voci” su nuovi possibili accasamenti politici diffuse a mezzo stampa, che però, come evidenzia Andò, non sono mai stati disconosciuti dalla diretta interessata: “Da un mese e mezzo – si legge nella nota – si inseguono notizie di trattativa della signora Bruno con PID, UDC, IDV e PDL, per ottenere una candidatura alle regionali e, in caso di insuccesso elettorale, una sua successiva collocazione”.

“La signora Bruno – continua Andò – non ha smentito agli organi di informazione tali notizie, né ha comunicato sue nuove posizioni (forse per lasciarsi aperta una ulteriore opportunità) al Partito dei Siciliani- M.P.A., forza politica in cui milita con funzioni dirigenziali e dalla quale è stata designata in questi anni per importanti incarichi istituzionali e pubblici.” Un comportamento che Andò giudica “obiettivamente indecoroso, segno di trasformismo, incoerenza e slealtà politica, oltre che indice di opportunismo che discredita la politica”. Inevitabile e unica possibile la conseguenza di tali parole: l’espulsione dal partito con effetto immediato, al fine di “inibirne ogni utilizzazione del simbolo e della denominazione”.