L’amministrazione comunale ha trovato l’accordo con le associazioni del settore turistico – alberghiero sulla tassa di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive della città. Nelle intenzioni dell’esecutivo di palazzo Zanca e così come previsto dall’art. 4 del Decreto Legislativo 14 marzo 2011, n. 23., la tassa dovrà servire a rendere meno drastici gli effetti del “federalismo fiscale municipale”, che ha già determinato per l’esercizio 2011 una riduzione statali e regionali. La trattativa , che si è svolta ieri mattina a Palazzo Zanca, ha riunito attorno allo stesso tavolo l’assessore alle politiche finanziarie Orazio Miloro, il dirigenti comunali al Turismo e ai Tributi, Salvatore De Francesco e Romolo Dell’Acqua, due dirigenti della Provincia ed i rappresentanti di Confcommercio, Federalberghi, Confindustria Aica, Confindustria Alberghi, Confesercenti, Asshotel , che in passato avevano espresso perplessità sull’introduzione dell’imposta , definendo il provvedimento inadeguato e penalizzante per l’intero settore turistico (vedi articolo correlato.)
Anche nell’incontro di ieri, le associazioni del settore turistico alberghiero hanno sottolineato alcune criticità, ma alla fine l’intesa e stata raggiunta. L’accordo prevede l’introduzione di una tariffa massina di due euro per gli alberghi a cinque stelle; di un euro per quelli a quattro stelle; di 0,75 centesimi per quelli a tre stelle, sino a scendere a 0,50 centesimi per gli alberghi a due stelle e tutte le strutture di categorie residuale, come ad esempio i bed&breakfast. Per venire incontro alle esigenze ed alle richieste degli albergatori è stato deciso che, per l’anno in corso, la tassa non sarà applicata a quelle strutture ricettive che hanno già siglato convenzioni con i Tour operator.
L’amministrazione comunale si è inoltre impegnata ad istituire una sorta di laboratorio permanente a carattere consultivo, allargato ai soggetti del settore turistico, con cui concordare le finalità degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno, affinché questa abbia ricadute positive sulla città e sul turismo e non sia solo un modo per mettere le mani in tasca ai turisti che approdano in riva allo stretto. Gli albergatori hanno, inoltre, proposto al Comune di offrire ai vacanzieri che pagano la tassa di soggiorno servizi convenzionati, ad esempio per il trasporto pubblico o per la visita al Museo .
Raggiunta l’intesa di massima, adesso bisognerà mettere nero su bianco quanto deciso in Conferenza dei servizi. Al Dipartimento Tributi di Palazzo Zanca spetterà il compito istruire apposita delibera, che poi dovrà obbligatoriamente passare dal Consiglio comunale , chiamato ad approvare anche il Regolamento sulla tassa di soggiorno. (Danila La Torre)